Cookie Consent by Free Privacy Policy website Stagione Sinfonica 2016 Si scrive Rachmaninov, si legge Rach 3
settembre 29, 2016 - Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

Stagione Sinfonica 2016 Si scrive Rachmaninov, si legge Rach 3

a fuoriclasse #lilyazilberstein esegue con laVerdi

il popolarissimo, Terzo #concerto per pianoforte

del compositore russo naturalizzato americano

 

Giovedì 29, venerdì 30 settembre e domenica 2 ottobre

Auditorium di #milano, largo Mahler


Orchestra Sinfonica di #milano Giuseppe Verdi

Direttore Stanislav Kochanovsky

Pianoforte Lilya Zilberstein



È di nuovo tempo di Rach 3! A tre annidall’ultima esecuzione con laVerdi, allora affidata al talento del giovane milanese Luca Buratto, torna all’Auditorium di #milano il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Sergej Rachmaninov, titolo principale del 28° programma della Stagione sinfonica, interamente dedicato al compositore russo naturalizzato americano. Questa volta sarà la star internazionale Lilya Zilberstein a interpretare quello che - dopo lo straordinario successo del film Shine, diretto nel 1996 da Scott Hicks - è diventato universalmente conosciuto e riconosciuto dal grande pubblico semplicemente come Rach 3. La fuoriclasse pianista moscovita di passaporto tedesco, graditissima ospite de laVerdi a due anni dall’ultima performance in #auditorium, sarà accompagnata dall’Orchestra Sinfonica di #milano Giuseppe Verdi, per l’occasione diretta dal russo di San Pietroburgo Stanislav Kochanovsky, alla sua seconda direzione stagionale in largo Mahler. Triplo appuntamento giovedì 29 (ore 20.30), venerdì 30 settembre (ore 20.00) e domenica 2 ottobre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano, con la locandina completata, nella seconda parte, dalla Sinfonia n. 1.

Venerdì 30 settembre, sempre in #auditorium (ore 18.00, ingresso libero, Foyer del balconata), si terrà la tradizionale conferenza di introduzione al programma, in collaborazione con Associazione Italia Russia, dal titolo: Un fiasco e un trionfo diRachmaninov, relatore Fausto Malcovati. La Prima Sinfonia fu nel 1895 un solenne fiasco: era il debutto di #rachmaninov come compositore e per lungo tempo non riuscì a superare lo shock. Ma quindici anni dopo il Terzo #concerto fu un assoluto trionfo: a New York venne diretto da Gustav Malher e diede a #rachmaninov fama imperitura.

(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: #auditorium di #milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).


Programma

Nel 1996 il successo mondiale del film Shine decretò una improvvisa quanto contagiosa popolarità del Terzo #concerto di #rachmaninov. Una moda, come dimostrò l’ingresso nel gergo giovanile della locuzione “Rach 3”.  In realtà, la mediazione del cinema permise di rivalutare una composizione certamente appassionante quanto sottostimata. Il Terzo infatti è considerato il più classico fra i concerti del compositore di origine russa, quello che meglio equilibra il solista e l’orchestra, più esalta il pianoforte, nonché compiutamente rivela le sue radici popolari russe.

La Sinfonia n. 1 segnò nel 1897 l’esordio di #rachmaninov nella composizione; la prima esecuzione a San Pietroburgo fu però sommersa da fischi tali che lo costrinsero ad abbandonare la sala prima della fine del #concerto. Per due anni smise di scrivere e subì una grave crisi depressiva. La ragione più probabile dell’insuccesso fu che pubblico e critica non poterono capire e apprezzare le novità che l'opera presentava. Divisa nei quattro movimenti canonici, la Sinfonia mostra una forte coesione e il sapiente uso della tavolozza orchestrale, caratteristici di un compositore perfettamente padrone dei propri mezzi, assolutamente a suo agio nell'utilizzare una forma ampia e complessa come la sinfonia.

Scritta in Re minore - tonalità “drammatica” per eccellenza - la Sinfonia affida spesso agli archi la funzione di accompagnamento mentre i fiati, oboi e clarinetti su tutti hanno il compito di fissare nella mente le melodie che percorrono l’opera, autentiche “ondate” di suono. L’esotismo di alcune di esse ricorda all’ascoltatore le atmosfere musicali create da altri grandi dell'Est europeo come Rimskij-Korsakov di Shéhérazade, Dvorák del Nuovo mondo, Smetana di Má vlast, infine i temi tzigani che a #rachmaninov avevano ispirato un celebre Capriccio.


Biografie

Stanislav Kochanovsky, direttore. Nasce e studia a San Pietroburgo dove si è subito messo in evidenza per il suo inusuale talento diplomandosi precocemente in organo, composizione e direzione (coro e orchestra).

Segnalato da direttori quali Mikhail Jurowsky, Yuri Simonov e Eric Klas, al suo debutto sul podio è stato subito salutato dalla stampa come uno delle promesse più interessanti della nuova scena musicale russa.

Tra il 2010 e il 2015 è stato Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica di Kislovodsk (città della Russia europea, situata alle pendici del Caucaso, che ha dato i natali allo scrittore Aleksandr Solženicyn).

Con questa orchestra ha diretto oltre 50 programmi sinfonici e 6 produzioni liriche. Contemporaneamente, ha avviato un’intensa collaborazione con il Mikhailovsky Theatre di San Pietroburgo dove, fino ad oggi, ha diretto oltre 30 titoli tra melodramma e balletto. Come direttore ospite, #stanislavkochanovsky ha bruciato le tappe debuttando in tutte le più importanti orchestre e teatri del suo Paese: tra questi ricordiamo l’Orchestra del Mariinsky, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra Sinfonica Svetlanov, l’Orchestra Filarmonica di Mosca, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa, l’Orchestra dell’Hermitage. Nel 2013 ha fatto il suo debutto allo “Stars of the White Nights Festival” con la Mariinsky Orchestra, dove è stato nuovamente invitato nel 2015.

Negli ultimi anni, parallelamente alle sue attività in Russia, la carriera internazionale si è andata sviluppando con i primi importanti debutti presso la hr-Sinfonieorchester di Francoforte, la Finnish Radio Symphony, gli Hamburger Symphoniker, la Filarmonica Toscanini, la Israel Symphony, l’Orchestra della Radio Svizzera di Lugano.

Nel 2014 fa un sensazionale debutto con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nello stesso anno fa il suo debutto operistico al Mariinsky Theatre dirigendo Boris Godunov. Il Teatro lo invita nuovamente nel 2015 a dirigere Tosca e la Nona Sinfonia di Beethoven.

Le più recenti collaborazioni lo vedono dirigere l’Orchestre National de Lyon, la OSI di Lugano, la Noord Nederlands Orchestra, debuttare al Mannheim Nationaltheater (Cavalleria Rusticana e Pagliacci) e un tour con l’Orchestra Sinfonica di #milano #giuseppeverdi al Teatro La Fenice di Venezia.

Fra i solisti con cui collabora ricordiamo, fra gli altri, Denis Matsuev, Viktoria Mullova, Vadim Gluzman, Anna Netrebko, Olga Borodina, Evgenij Nikitin.

Fra i principali impegni della stagione 2015/16, si segnalano i debutti con la Rotterdam Philharmonic, con la Royal Flemish Philharmonic e con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’inaugurazione della stagione della Filarmonica Toscanini, il debutto in Asia con la NHKSO di Tokyo, la Malaysian Philharmonic e la China National Symphony, il debutto alla Philharmonie di Parigi con l’Orchestra National d'Ile de France, il debutto in Spagna con la ROSS di Siviglia, nonché i ritorni con la Mariinsky Orchestra, l’Orchestre National de Lyon, l’Orchestra Sinfonica di #milano #giuseppeverdi, la St. Petersburg e Moscow Philharmonic, la State Academic Symphony Orchestra “Evgeny Svetlanov”, al Teatro Carlo Felice di Genova e una tournée con l’Orchestra Giovanile Italiana.

In ambito lirico, tornerà al Mariinsky Theatre (Boris Godunov e Tosca) e farà il suo debutto alla Netherlands Opera (DNO) dirigendo Prince Igor con la Rotterdam Philharmonic.


Lilya Zilberstein, pianoforte. È salita alla ribalta internazionale nel 1987, vincendo il Concorso Busoni di Bolzano. Fu una vittoria sensazionale e ci vollero 5 anni prima che il Premio fosse nuovamente assegnato. Da allora la pianista, moscovita di nascita e tedesca d’adozione, non ha smesso di girare tutta l’Europa, l’America del Nord, del Sud e l’Asia.

Ha cominciato lo studio del pianoforte a 5 anni con Ada Traub alla Scuola Gnessin di Mosca prima e all’Istituto Gnessin poi, e con Alexander Satz fino al diploma nel 1988. Nel 1985 ha vinto il Concorso Russo e il Concorso Pan-Sovietico di Riga.

È stata invitata dai Berliner Philharmoniker e Claudio Abbado per la prima volta nel 1991, e insieme hanno suonato ripetutamente e registrato per Deutsche Grammophon il Secondo e Terzo #concerto di #rachmaninov.

Ha suonato con molte altre orchestre prestigiose: Chicago Symphony Orchestra, Tchaikovsky Symphony Orchestra di Mosca, London Symphony e Royal Philharmonic Orchestra di Londra, l’Orchestra della Scala, Dresden Staatskapelle e molte altre. Oltre che con Claudio Abbado, ha suonato con molti direttori di fama internazionale quali: John Axelrod, Paavo Berglund, Semyon Bychkov, Gustavo Dudamel, Christoph Eschenbach, Vladimir Fedoseyev, Alun Francis, Leopold Hager, Dmitrij Kitajenko, James Levine, Wassili Sinajski, Michael Tilson Thomas, Jean-Pascal Tortellier, Marcello Viotti e Antonin Witt.

Nel 1998 le è stato assegnato il Premio Internazionale “Accademia Musicale Chigiana” e dal 2011 è titolare della classe di Pianoforte della prestigiosa accademia senese.

Ha registrato 8 cd per Deutsche Grammophon, con programmi di pianoforte solo, mentre con orchestra il #concerto di Grieg diretta da Paavo Järvi e la Gothenburg Symphony Orchestra, il Secondo e Terzo #concerto di #rachmaninov con Abbado e i Berliner Philharmoniker. Ha partecipato alla registrazione dell’opera omnia di Chopin pubblicata da Deutsche Grammophon nel 1999 e tra le numerose incisioni più recenti ricordiamo la Sonata di Brahms per due pianoforti con Martha Argerich per l’etichetta EMI e un cd con musiche di Clementi, Musorgskij e #rachmaninov pubblicato da Hänssler Classic.

Negli anni scorsi, oltre ad aver suonato da sola o con orchestra in USA, Asia, Sud America, Italia, Gran Bretagna, Francia, Svezia, Spagna, Polonia e Islanda, ha suonato molto in formazione con il violinista Maxim Vengerov, è tornata a Mosca, per la prima volta dopo 16 anni, per suonarvi con grande successo ed è stata ospite regolare di festival internazionali.

Nel 2009 ha festeggiato i suoi primi vent’anni di carriera con una lunga tournée europea in duo con Martha Argerich, una collaborazione, quella con la famosa artista argentina, che continua tuttora.

Dopo la vittoria al Concorso Busoni, ha debuttato in Italia al Maggio Musicale Fiorentino nel 1988, e ha tenuto da allora più di 200 concerti per tutte le più importanti istituzioni musicali. Nel 1999 ha debuttato al Teatro alla Scala con l’Orchestra Filarmonica sotto la direzione di Semyon Bychkov. Nel teatro milanese è tornata più volte, sempre con grande successo.

Con laVerdi e l’Auditorium di #milano è in atto una collaborazione ormai quasi decennale, cominciata nel 2008.

È titolare della cattedra di Pianoforte alla MDW-Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna, all’Accademia Chigiana di Siena e tiene master class in tutto il mondo.