Cookie Consent by Free Privacy Policy website "GIANSONE. Sculture da indossare" a Palazzo Madama, Torino
ottobre 24, 2017 - Fondazione Torino Musei

"GIANSONE. Sculture da indossare" a Palazzo Madama, Torino

Palazzo Madama ancora una volta conferma la sua vocazione ad essere un #museo civico di #arte Antica interessato a documentare il nesso stringente esistente tra la #scultura e la pittura e le cosiddette arti decorative o applicate, presentando dal 5 ottobre 2017 al 29 gennaio 2018, al secondo piano in Sala Atelier, una #mostra dedicata ai #gioielli in oro forgiati dall’artista torinese Mario Giansone (1915-1997), uno dei più valenti scultori italiani del ‘900. Capolavori concepiti per essere indossati dalle tante signore che Giansone frequentava e ammirava, ricambiato grazie al suo fascino misterioso ed esoterico.      

Impegnato per tanti anni sia come artista sia come professore presso l’Istituto d’Arte di #torino (oggi Liceo Artistico Aldo Passoni), Giansone nel corso della sua attivissima vita, ha scolpito, disegnato, dipinto e realizzato incisioni e arazzi con uno stile personalissimo, sospeso tra una sintetica figuratività e l’astrazione pura. Il marmo, la pietra, il ferro, i legni più duri, sono stati la materia prima che nelle sue mani ha dato forma e vita alle sue intense emozioni, alla sua visione dell’umanità, dell’universo e dell’ultraterreno.
All’interno del vastissimo corpus di opere realizzate tra il 1935 e il 1997, spiccano questi suoi “gioielli da indossare”. Microsculture fuse in oro, in cui Giansone mette in estremo risalto la componente scultorea del gioiello, senza nulla concedere alle forme e alle mode dell’arte orafa del suo tempo. Questo lo si può cogliere osservando anche i contenitori in legno che custodiscono e fanno da espositori a quasi tutti i #gioielli. Sono “scatole” intagliate nei legni durissimi che l’artista privilegiava: il mogano, l’azobè, il paduk, il palissandro, la radica e soprattutto l’ebano, il più raro e difficile da lavorare. Contenitori che diventano a loro volta piccole sculture e capolavori artistici, indissolubilmente congiunti col gioiello incastonato dentro di essi.

I curatori della #mostra, Marco Basso e Giuseppe Floridia, coadiuvati dalla registrar di Palazzo Madama, la storica dell’arte Stefania Capraro, hanno selezionato una quarantina di pezzi, in gran parte di proprietà dell’Associazione Archivio Storico Mario Giansone di #torino, che sponsorizza in toto questa #mostra, più alcuni #gioielli di proprietà di collezionisti privati. Giansone ebbe una significativa fortuna collezionistica a #torino negli anni Sessanta: alcune sue opere fanno oggi parte delle collezioni della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna di #torino, della sede Rai di #torino e di prestigiose raccolte torinesi, tra cui quelle delle famiglie Agnelli e Pininfarina.

Accompagna la #mostra un catalogo edito da AdArte, con una presentazione scritta dal professor Giuseppe Floridia, che da vent’anni, dopo la morte di Giansone, si batte affinché l’opera di questo grande scultore non venga ingiustamente dimenticata.

In occasione della #mostra a Palazzo Madama, lo studio di #scultura di Mario Giansone(Via Messina 38, Torino) resterà eccezionalmente aperto per visite guidate con il curatore della #mostra rivolte al pubblico adulto. Le visite guidate, gratuite con prenotazione obbligatoria, si svolgeranno dal 13 ottobre 2017 al 20 gennaio 2018, tutti i venerdì e sabato, alle ore 17.30 e alle 18.30, ad esclusione dei giorni 8, 9, 22, 23, 29 e 30 dicembre 2017. In occasione di Artissima, Fiera internazionale d’arte contemporanea di #torino, lo studio resterà aperto dal 3 al 5 novembre 2018 con orario prolungato, dalle 10.00 alle 19.30. Info e prenotazione obbligatoria: t. 011 4436999 (dal lun al ven 9-13/14-15,30) – email didattica@fondazionetorinomusei.it. I posti disponibili sono limitati.

Mario Giansone nasce a #torino il 26 gennaio 1915. Nel 1935 si diploma presso il Liceo Artistico di #torino. Negli anni seguenti è per breve tempo assistente di Alberto Cibrario, docente di Anatomia Artistica alla Scuola Libera del Nudo dell’Accademia Albertina di Belle Arti di #torino, e lavora presso lo studio privato dello scultore Michele Guerrisi, seguendo al contempo le sue lezioni di Storia dell’Arte all’Albertina. Dal 1956 al 1985 insegna presso l’Istituto Statale d’Arte di #torino, dapprima Plastica Ornamentale (ornato e figura modellata) e poi, dal 1962, Disegno dal vero ed Educazione visiva, ricoprendo anche la carica di Vicepreside dell’Istituto d’Arte fino al 1975. Nel corso degli anni Cinquanta espone alle Quadriennali di #torino e Roma con un successo crescente testimoniato dalla commessa della #scultura di Santa Cecilia per l’Auditorium RAI di #torino e dalla sua presenza di sue opere in alcune prestigiose collezioni private torinesi. In quegli anni anche la Galleria civica d’Arte Moderna di #torino acquista due sue sculture. Gli anni Sessanta costituiscono la fase più felicemente ed intensamente creativa di Giansone. Alla pubblicazione della monografia sull’artista, con testo di Giuseppe Marchiori – uno dei maggiori critici del periodo – segue, nel 1965, la personale alla Galleria “La Bussola” di #torino. Nel 1980 vince un concorso nazionale per la realizzazione di un'opera monumentale che lo impegna per i due anni successivi. Negli anni seguenti si dedica alla realizzazione di una complessa opera da lui definita “Opera Omnia”, i cui primi studi risalgono al1978, e, al venir meno delle forze fisiche, si dedica alla pittura su pannelli di compensato. Muore a #torino l'8 gennaio 1997.

La #mostra è organizzata nell’ambito di “Torino #design of the City” settimana di incontri, esposizioni e workshop dedicati al #design promossa dalla Città di #torino.

Mostra "GIANSONE. Sculture da indossare"

 

da 5 Ottobre 2017 a 29 Gennaio 2018


Palazzo Madama / Informazioni

ORARI

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CHIUSO IL MARTEDI'
La biglietteria chiude alle 17.00

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Tel. +39.011.4433501