Cookie Consent by Free Privacy Policy website Piuarch alla Reggia di Caserta per la mostra “Divina Sezione. L’architettura italiana per la Divina Commedia”
marzo 07, 2018 - Piuarch

Piuarch alla Reggia di Caserta per la mostra “Divina Sezione. L’architettura italiana per la Divina Commedia”

Caleidoscopica e sempre valorizzata da riferimenti, la progettualità di #piuarch offre un’interpretazione architettonica contemporanea del più celebre viaggio letterario nel mondo ultraterreno. L’opera dello studio è stata così selezionata per la #mostra curata da #lucamolinari e #chiaraingrosso alla #reggiadicaserta, in programma dall’8 al 29 marzo 2018.     

Sempre più angusti, sempre più roventi, sempre più tormentati. Nell’immagine tradizionale del covo dei dannati, i gironi infernali sono una serie di anelli che formano una spirale senza uscita. Il culmine coincide con il centro della terra, in un’atmosfera per antonomasia immersa nelle tenebre: un vortice concettuale e formale così affascinante da aver mosso intere generazioni di artisti, scrittori e registi e suscitato curiose rappresentazioni architettoniche nelle diverse epoche.

Mutuata dall’iconografia medioevale, la struttura degli inferi e i suoi lineamenti, geometrici e precisi, sembrano essere rievocati dalla progettualità caleidoscopica di Piuarch, che offre un’interpretazione morfologica del primo dei mondi attraversati da Dante. Le forme plastiche degli spazi disegnati dallo studio milanese si snodano infatti secondo linee spezzate in un effetto prospettico piranesiano: l’impressione è quella di guardare, dall’alto, quella macchina di punizione eterna che rappresenta l’ambiente più indelebile di quelli narrati nella Divina Commedia. 

È proprio per l’assonanza con l’epico immaginario del primo cantico che l’architettura di #piuarch è stata selezionata da #lucamolinari e #chiaraingrosso per la #mostra “Divina Sezione. L’architettura italiana per la Divina Commedia”, in programma presso la #reggiadicaserta dall’8 al 29 marzo 2018. Il lavoro dello studio milanese celebra così, con altre settanta opere di architetti di diverse generazioni, il più illustre viaggio letterario ultraterreno tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, insinuando l’escatologia dantesca all’interno delle sale barocche del Vanvitelli.

“Lavoriamo da tempo con #lucamolinari e l’occasione di collaborare ancora una volta con lui in su un tema così caro all’identità culturale italiana e in un luogo così prestigioso è stata accolta con grande favore da tutti noi” commentano i quattro partner di #piuarch – Francesco Fresa, German Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario. “Sperimentiamo sempre, nei progetti, riferimenti artistici, storici, sociali, culturali, per consegnare alla città e al contesto in cui lavoriamo un’architettura essenziale ma sempre eloquente, quasi un palinsesto astratto fatto di stratificazioni. La rilettura di Dante contenuta nell’immagine della nostra #architettura è una conseguenza diretta della nostra vocazione a fare del progetto un contenitore multiforme e, appunto, caleidoscopico” concludono i soci fondatori.