Azzurra, azienda specializzata in produzione di lavabi e sanitari in #ceramica, presenta Hera, la collezione disegnata dall’architetto Daniel Libeskind, Studio Libeskind. “Il #design è ispirato alle sculture neoclassiche di marmo che riflettono una bellezza semplice e fluida. Le forme uniscono il senso di movimento, leggerezza e nel contempo forniscono soluzioni efficaci a oggetti di uso quotidiano” racconta il designer Daniel Libeskind. Aspetto fondamentale della poetica neoclassica è la ripresa, a seguito del periodo illuminista, dell’aspetto sentimentale dell’uomo, in cui la parte emotiva non è sottomessa alla ragione ma da essa guidata, in un perfetto equilibrio, che si manifesta nella sfera intima e nelle forme esteriori, nella dimensione pubblica e privata, alla ricerca di una bellezza armoniosa e proporzionata che ambisce all’eternità. La perfezione estetica e il dinamismo della forma si rispecchia nella #ceramica, bianca come una scultura antica, dalla marcata chiarezza espressiva. Il movimento di torsione esprime lo studio dell'architetto decostruttivista, in cui la geometria instabile di volumi deformati e asimmetrie accompagnano il moto ascensionale delle linee. La sequenza di angoli e linee crea un chiaroscuro che enfatizza la composizione. La collezione Hera è espressione della ricerca di armonia, in relazione con l’oggetto stesso, con lo spazio circostante della sala e con l’intera casa, negozio, ristorante in cui esso si trova. “Il #design è molto importante nelle vite delle persone su scala globale. Si può trovare un buon #design sia in oggetti economici che in quelli di lusso. Famosa è la citazione di Mies van der Rohe “Dio è nei dettagli”, sono convinto che questo sia assolutamente vero” racconta Daniel Libeskind. “Quando disegno dei prodotti il mio obiettivo è creare qualcosa che sia unico e funzionale e mi ritengo fortunato per poter collaborare con i migliori produttori nel settore” aggiunge Libeskind. Il risultato finale è uno studio sulla bellezza ideale, non statica ma in un movimento perfettamente bilanciato, un rimando alla vita di ciascuno e al desiderio di soddisfare il senso estetico, che può così essere esperito nel quotidiano. Come nelle architetture neoclassiche, l’oggetto-scultura vive della sua armonia intrinseca e della relazione con lo spazio circostante, nella nobile semplicità e quieta grandezza di un tutt’uno indissolubile.
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