Cookie Consent by Free Privacy Policy website Expo 2015 - Padiglione Monaco
maggio 07, 2015 - Expo 2015

Expo 2015 - Padiglione Monaco

La sua realizzazione è stata affidata a Monaco Inter Expo, società governativa fondata nel 1997, allo scopo di progettare e gestire la partecipazione del Principato alle esposizioni del Bureau International des Expositions (Universali e Internazionali), di cui il Principato è membro attivo dal 1958. Dalla sua creazione, MIE ha progettato i padiglioni del Principato di Monaco presso le Esposizioni di Lisbona 1998, Hannover 2000, Saragozza 2008, Shanghai 2010 e, recentemente, Yeosu 2012. La partecipazione del Principato di Monaco all’Esposizione Universale di Milano 2015 è stata decisa nel 2011 su iniziativa di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco. MIE è una Société Anonyme di diritto monegasco, di cui lo Stato monegasco è l’unico azionista. Il Consiglio d’Amministrazione è composto dai seguenti membri: • José BADIA – Presidente Delegato • Richard MILANESIO – Vicepresidente Delegato • Patrice CELLARIO – Consigliere • Julien CELLARIO – Consigliere Delegato • Virginie COTTA – Consigliere • Thierry ORSINI – Consigliere • Jean-Luc VAN KLAVEREN – Consigliere Il team MIE si compone di quattro membri: • Julien CELLARIO – Direttore Generale • Emmanuelle BERNARDI – Assistente di Direzione • Yvan CROVETTO – Direttore di Progetto • Alexandre BOCQUILLON – Responsabile Pubbliche Relazioni PAVILLON MONACO 1. Tematica del Pavillon Monaco: l’eccellenza solidale, nutrire il mondo in modo diverso Allo scopo di sensibilizzare i visitatori alla nozione di condivisione, il Padiglione monegasco si rivolgerà al più vasto pubblico in termini di origine culturale e di età. Il Padiglione presenterà una tematica solidale, con l’obiettivo di dimostrare che la prosperità guadagnata nel corso dei secoli può essere utilizzata per promuovere la solidarietà, la salvaguardia ambientale e lo sviluppo di una crescita sostenibile. Questa tematica si fonda su tre assi: -La Cooperazione Esprimere la preoccupazione di una migliore condivisione delle ricchezze attraverso azioni di cooperazione internazionale. Il Principato di Monaco, attraverso vari organismi pubblici o privati, ha da sempre posto al centro delle sue preoccupazioni la condivisione della sua esperienza, delle sue risorse, e della sua forza lavoro con paesi in via di sviluppo. Così, da diversi decenni, il Principato conduce una politica di aiuto allo sviluppo internazionale e ha fatto della lotta alla povertà uno dei principali motori della sua politica estera. Il Principato di Monaco, nella persona di S.A.S. il Principe Alberto II, presta un’attenzione del tutto particolare al perseguimento degli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OMD), adottati dalle Nazioni Unite nel 2000. In tale contesto, il Governo monegasco conduce una politica di cooperazione internazionale di ampio respiro e ha posto tra le sue priorità la lotta contro la fame e il miglioramento della sicurezza alimentare. Nell’ambito del sostegno alimentare, il Governo monegasco è stato il promotore di un gran numero di progetti destinati al miglioramento dell’accesso alle risorse idriche, all’apprendimento delle tecniche agricole o al mantenimento della biodiversità in tutto il mondo. Tutte queste azioni contribuiscono a fare del Principato di Monaco un anello importante nella catena della solidarietà internazionale, nonostante la ristrettezza del suo territorio. Presso il Padiglione monegasco saranno pertanto illustrati la filosofia, la metodologia, nonché alcuni progetti emblematici allo scopo di sensibilizzare il pubblico a queste sfide. -La Governance Dimostrare la possibilità di una governance responsabile, attraverso il sostegno alla ricerca ed all’innovazione, fondato sui criteri della sostenibilità. Perfettamente in linea con la tematica dell’Expo, il Padiglione farà ampio spazio ai programmi sostenuti dalla Fondation Albert II e dall’Institut Océanographique. Pertanto, la scenografia accenderà i riflettori sull’impatto del nostro stile di vita sulla catena alimentare, anche in ambiti inattesi, come la deforestazione, l’acidificazione degli oceani o la proliferazione delle meduse. Allo stesso modo, per allertare il visitatore sull’allarmante diminuzione delle risorse alieutiche dovuta all’eccessivo sfruttamento sarà posto l’accento sulla salvaguardia delle aree marine protette, nonché sulla pesca sostenibile. Le due Fondazioni attive nella salvaguardia degli oceani organizzeranno durante l’evento una sessione della Monaco Blue Initiative: un club di approfondimento e d’azione a favore della salvaguardia degli oceani, che riunisce ricercatori, industriali, intellettuali, allo scopo di condurre una riflessione sul tema della protezione dei nostri mari. È con questo stesso spirito che il Padiglione monegasco accoglierà gli interventi delle Organizzazioni con sede nel Principato, la cui azione concerne precisamente le sfide nel campo alimentare (Centre Scientifique de Monaco, AIEA, ONG, ecc.). - La Didattica Condurre una politica di educazione mirante a sensibilizzare i propri cittadini alle buone prassi legate all’alimentazione. Sin dalla più giovane età, i bambini delle scuole del Principato di Monaco sono sensibilizzati all’importanza delle sfide ambientali ed alla necessità di un’alimentazione sana e responsabile, che passi per l’integrazione dei prodotti biologici e dei circuiti brevi di produzione. A titolo esemplificativo, su iniziativa del suo Presidente, S.A.S. il Principe Alberto II, la Fondation Prince Albert II ed il WWF hanno stabilito sin dal 2008 un partenariato con l’obiettivo di salvare il tonno rosso dall’estinzione che minaccia la specie. Tutta la popolazione monegasca si è unita a questa battaglia. Anche i ristoratori monegaschi hanno risposto numerosi all’appello, allo scopo di sopprimere il consumo di tonno rosso. Questa specie è emblematica del Mediterraneo, elemento essenziale degli equilibri di questo mare, ricco e fragile al contempo. È stata di fatto instaurata con i commercianti ed i professionisti della ristorazione una moratoria, facendo del Principato il primo Stato “senza tonno rosso”. La forma scenografica adottata mira a comunicare efficacemente sui principi fondatori di un mondo sostenibile, attraverso un’elaborazione grafica semplice e didattica. 2. Architettura La posizione Il sito espositivo si estenderà su una superficie di 110 ha, e sarà circondato da un canale di 4 km. Riproponendo l’antica struttura urbanistica delle città romane, la zona sarà organizzata in due spazi: il  lungo il quale sorgeranno i padiglioni internazionali, ed il Cardo, lungo 325 metri, che accoglierà le superfici espositive italiane. Il Pavillon Monaco sarà idealmente situato lungo il Decumano, vicino all’ingresso Est. Sarà edificato su una superficie di 1.010 m2 e sorgerà vicino ai padiglioni dell’Arabia Saudita, del Giappone, della Russia e della Turchia. L’architettura L’architetto italiano Enrico Pollini incaricato del progetto ha condotto la sua riflessione attorno a tre simboli forti: -il container: questo modulo di trasporto, il più utilizzato al mondo, è un elemento universalmente riconoscibile del commercio e dello scambio; comporrà la struttura forte del Pavillon. -la tenda: riparo fondamentale in numerosi paesi a cui il Principato fornisce il proprio aiuto, sarà simboleggiata dalla copertura lignea tesa da un muro all’altro. -la madre terra: intesa come elemento primordiale per la sopravvivenza dell’uomo, sarà illustrata dall’allestimento paesaggistico della copertura. La costruzione dell’intero impianto è stata affidata alla società ESKO, società monegasca specializzata nelle strutture modulari innovative, soprattutto nel campo della salute e dell’istruzione, prioritariamente nei paesi in via di sviluppo. Attraverso la sua architettura audace, lontano dagli stereotipi troppo spesso associati al Principato di Monaco, il padiglione monegasco saprà attirare l’attenzione di numerosi visitatori con questa struttura fatta di container, alleanza d’innovazione e d’ecologia. 3. Allestimento paesaggistico Padiglione verde e aperto, con integrazione di vegetazione verticale e recuperatori d’acqua piovana. La forma della copertura ricorderà il rilievo della French Riviera, e le sue montagne che si tuffano nel mare. La tettoia sarà interamente ricoperta di sfagno, un muschio la cui elevata capacità di assorbimento permette di immagazzinare fino a 20 volte il suo volume d’acqua. Inoltre, è antibatterico e permette un eccellente isolamento termico, nonché un isolamento acustico e fonico di alto livello. L’allestimento paesaggistico prevede la messa a dimora di piante tipiche del bacino mediterraneo, segmentate in aiuole con fioritura dalla primavera all’autunno. Il tutto disegnerà i contorni dei cinque continenti, spirito di universalismo proprio alle Esposizioni. Un orto tipicamente mediterraneo farà eco al tema dell’esposizione: Nutrire il Pianeta. Tutti gli spazi verdi saranno progettati e realizzati dalla Direction de l’Aménagement Urbain (DAU) del Principato di Monaco.

News correlate

agosto 26, 2015
agosto 25, 2015
luglio 14, 2015

Situato all'estremità meridionale del sito espositivo, l’Open Air Theater è uno dei luoghi più importanti e frequentati di Expo #m...

Un padiglione che si estende per oltre 4.000 mq composto da una rete interattiva che collega i primi tre piani e che permette ai v...

Comunicato Stampa disponibile solo in lingua inglese Viccarbe e il Gruppo NH Hotel ospiteranno i clienti del servizio Rewards NH c...

Ti potrebbe interessare anche

luglio 13, 2015
luglio 10, 2015
luglio 09, 2015

Le porte di Bertolotto, brand piemontese noto a livello internazionale, sono state selezionate per gli allestimenti di alcuni pres...

Kartell arreda il Nutella Concept Bar ad Expo 2015, in un’alternanza di bianco e cristallo trasparente. Dalla famiglia Ghost, ...

Il tavolo Pangea disegnato dall’architetto De Lucchi e realizzato da Riva 1920 in occasione di Expo 2015 è ora in mostra nella me...