Uno spazio interamente dedicato al latte realizzato con materiale riciclato e riciclabile Il progetto dell'area Granarolo ad Expo Milano 2015 L’area Granarolo, all’interno di Padiglione Italia, è stata interamente progettata dall’architetto Mario Cucinella. La scelta progettuale di materiali e tecniche costruttive incide radicalmente non solo sulla riduzione nell’uso di materie prime e di energia durante la fase di produzione dei materiali stessi, ma anche sulla riduzione dei rifiuti prodotti in fase di costruzione e decostruzione dell’edificio. Per tale ragione lo spazio Granarolo è stato progettato in profilati di alluminio assemblati a secco, realizzati con materiale riciclato e riciclabile, e da teli Barrisol, prodotti con materiale di recupero a loro volta riutilizzabili per la produzione di altri teli. Il processo produttivo avviene senza l’uso di acqua e con bassi consumi energetici. In particolare la tecnologia Barrisol si caratterizza per la grande libertà del design e della costruzione, l’alta qualità della diffusione luminosa e il confort percettivo degli spazi interni. L’allestimento intende esplorare il tema del latte come principio creativo e riflettere sul significato di questo alimento come prima fonte nutritiva dell’uomo. Per questo motivo, il progetto prende la forma di una galassia artificiale che nasce all’interno del percorso espositivo del Cardo e genera uno spazio immateriale capace di accogliere i visitatori in un ambiente misterioso che occorre esplorare poco alla volta. Il percorso è suddiviso in diverse aree tematiche che intendono facilitare la lettura dello spazio e dei diversi contenuti in modo da massimizzare l’esperienza del visitatore, l’interazione e l’intrattenimento. Le superfici curve del padiglione saranno animate da informazioni, immagini e proiezioni audio e video, poiché la dimensione esperienziale sarà veicolata in primo luogo dal progetto architettonico stesso al quale sarà strettamente associato il processo di comunicazione. Ci si allontana da modalità espositive di carattere tradizionale privilegiando lo strumento narrativo: la comunicazione avviene attraverso un racconto animato diffuso che coinvolgerà i visitatori in un’esperienza immersiva all’interno della filiera italiana del latte. Il progetto di comunicazione propone inoltre due tipi principali di esperienza con differente fruizione: un percorso informativo con aree tematiche di approfondimento sulle pareti per avvolgere i visitatori con stimoli e conoscenze sul latte italiano e un percorso interattivo ricco di stimoli, suggestioni e curiosità sulla filiera lattiero casearia che permea tutto lo spazio disponibile.
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