Le ricorrenze sono appuntamenti che servono per ragionare su quanto fatto nel tempo appena trascorso e come procedere fino al prossimo traguardo. Il periodo del #salonedelmobile di #milano è il momento in cui tutto il mondo del #design arriva carico di suggestioni e pensieri maturati durante l’anno, che esplodono poi in una continua coreo- grafia inaugurale. Al termine, è il momento della riflessione. #desalto si presenta al Salone con la scrittura di nuove pagine importanti per descrivere un percorso sempre meglio definito. Inaugura il nuovo showroom in Largo Augusto a #milano: spazio neutro e sfumato che accoglie i classici e le novità di tutta la collezione, reinterpretando l’ambiente ogni volta, con nuove installazioni. Inoltre, da quest’anno, Gordon Guillaumier ne è il nuovo art director, rivelando una filosofia di progetto incline alla ricerca e alla scoperta, piuttosto che prudente e conservativa. E infatti, nuovi materiali arrivano a comporre i progetti, mostrando un’altra anima narrativa, artistica nelle forme e archetipa nella sostanza, nei legni e nei marmi che diventano piani e strutture. Lo stand espositivo, immaginato e progettato per il #salonedelmobile da Alessandra Dalloli, sembra essere il cri- stallizzarsi di questa onda emotiva e passionale che sta attraversando #desalto: un momento di contemplazione e privilegiata visione su quanto scorre. Lo spazio è una scatola monocolore, grigia, e conserva preziose teche espositive, mentre una grande stanza è rac- chiusa in un parallelepipedo di vetro colore rosa antico. Il visitatore è invitato a procedere in un percorso espositivo quasi museale, complice la luce, che da rarefatta si accende in fasci concentrati che esaltano, oltre agli arredi, gli oggetti e le opere d’arte selezionati da Monti Studio. Anche la grafica, immaginata da Chiara Boselli e sviluppata sulle pareti dello stand, diventa narrazione sul percorso del #design che, dal beau geste progettuale, diventa risposta alle domande originate da ogni sfumatura dell’abitare, mentre una linea rosa fluo, lastre in plexy in orizzontale e neon in verticale, disegnano una sorta di skyline ipotetico. Così oggetti, arredi, progettisti, parole e arte si fondono in un unicum, che attraversiamo soffermandoci per brevi istantanee che trattengono il tutto: come il tavolo Clay, incontro tra piano e cono in un punto di equilibrio, o la #sedia Paper, origami leggero composto dai lembi che la compongono, oppure Myg, sgabello che traduce la dinamica in lezione di statica. Ogni progetto è il racconto di un rapporto esclusivo tra #desalto, designer e oggetto: un dialogo chiaro e continuo, che carica lo spazio espositivo del pensiero creativo di ognuno. E anche quando la settimana del Salone sarà termi- nata, e lo stand smontato, questo dialogo proseguirà, ogni volta trascritto in pagine di nuovo e onesto #design.
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