Cookie Consent by Free Privacy Policy website 16. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA LA BIENNALE DI VENEZIA 26 maggio – 25 novembre MORETTI SI RACCONTA VATICAN CHAPELS | Padiglione della Santa Sede Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
maggio 28, 2018 - Moretti Compact

16. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA LA BIENNALE DI VENEZIA 26 maggio – 25 novembre MORETTI SI RACCONTA VATICAN CHAPELS | Padiglione della Santa Sede Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

A - #moretti SPA E VATICAN CHAPELS


In occasione della 16. #mostra Internazionale di Architettura. La Biennale di Venezia, #moretti S.p.A. viene incaricata dal curatore, il Professor Francesco Dal Co, a costruire due delle dieci cappelle commissionate dalla Santa Sede per il proprio padiglione Vatican Chapels. Progettate da Andrew Berman e Smiljan Radic, i due architetti si esprimono su un tema tanto attuale quanto articolato quale ‘la cappella’ e il suo rapporto con l’architettura.

 

Per la prima volta la Santa Sede partecipa alla #mostra Internazionale di Architettura e lo fa con una grande installazione immersa nel bosco all’estremità dell’isola di San Giorgio Maggiore. Che si trasforma per l’occasione in luogo di meditazione, dove raccogliersi e riflettere, anche sull’architettura. Un progetto che prende come riferimento la Cappella nel Bosco del 1920 di Gunner Asplund nel Cimitero di Stoccolma.


Siamo orgogliosi di aver potuto portare il nostro contributo di esperienza e know-how costruttivo a questo progetto davvero straordinario, in cui trova espressione il tema del rapporto tra l’uomo e l’infinito, all’insegna di una perfetta integrazione tra costruito e spazio naturale circostante. – afferma la vice-presidente di #moretti SpA, arch. Valentina #moretti Abbiamo potuto mettere a disposizione le nostre competenze specifiche sia nella prefabbricazione in cemento armato che in legno lamellare, misurandoci con le differenti idee progettuali di due prestigiosi architetti internazionali. La nostra azienda è l’unica ad essere presenta in questo padiglione con due realizzazioni: e questo è un ulteriore motivo di soddisfazione”.

Le cappelle disegnate dall’americano Berman e dal cileno Radic, sono parte di un progetto più ampio e unitario che da vita a qualcosa di straordinario e unico. Ciascuna cappella è definita da una propria filosofia e da materiali differenti, profondamente legati alla poetica del suo ideatore e costruiti grazie alla grandissima capacità realizzativa di #moretti SpA.




B - #moretti SPA E LA TRADIZIONE NEL SACRO, UNA ECCELLENZA COSTRUTTIVA


Moretti SpA, uno dei grandi gruppi edili in Italia, tra i più affermati e capaci costruttori, poliedrico e fondato, grazie alla sua lunga esperienza nella costruzione di architettura del sacro diventa per sua natura e valenza intrinseca l’azienda scelta dal Professor Dal Co per realizzare due delle dieci cappelle che compongono il Padiglione della Santa Sede.


L’azienda bresciana infatti si era già cimentata in passato nell’edificazione di chiese - a Rodengo Soiano (Brescia), Fossa (Aquila) e Snagov (Bulgaria) - diventate concreti esempi di strutture frutto di sapienza artigianali e industriale rara. #moretti SpA da sempre cerca, esplora e sperimenta per andare oltre e creare soluzioni architettoniche originali tanto da essere punto di riferimento d’avanguardia del comparto.


Gli architetti #andrewberman e Smiljan Radic con Vatican Chapels portano la propria eredità culturale e progettuale confrontandosi con #moretti S.p.A., ideando luoghi di ascolto straordinari,



grazie ad un dialogo continuo con il costruttore, stimolando la ricerca e l’abilità di utilizzare materiali diversi anche tecnicamente, ma che poi tra loro riescono sapientemente ad essere assemblati.



C - #moretti SPA E LE CAPPELLE: CONCEPT PROGETTUALI


L’azienda, grazie alla sua esperienza, ha messo a disposizione tutto il suo know-how ed expertise affinchè #andrewberman e Smiljan Radic, pluripremiati architetti, potessero sviluppare al meglio idee e concetti riflettendo la propria anima e il proprio vissuto. In questo modo ha permesso loro di costruire due installazioni diverse, ma non antitetiche, per utilizzo dei materiali e per concept strutturale.


Valentina Moretti, vice-presidente #moretti SpA manifesta il suo entusiasmo e positivo riscontro sia personale che da imprenditrice per aver collaborato con Francesco Dal Co e gli architetti in un progetto culturale carico di simbolismi: “Da sempre amiamo poterci confrontare e misurare con la creatività e il pensiero di architetti con culture diverse e respiro internazionale. Tutte le volte che lo abbiamo fatto, è stata una straordinaria occasione di crescita, soprattutto quando il confronto è con architetti di grandissimo valore e visione, come in questo caso. Sperimentare insieme soluzioni tecniche innovative per dare attuazione ai loro progetti è stata un’esperienza davvero arricchente”.



La cappella di Andrew Berman


L’architetto Berman si cimenta nell’utilizzo del legno, estrude un triangolo e lo seziona creando una grande superficie inclinata. La cappella è rivestita all’esterno da lastre di plexiglass alveolare, che lascia intravedere la struttura portante interna in legno dipinto di nero. Sulla copertura è lasciata, in prossimità dell’altare, una parte semitrasparente che permette a una morbida luce di filtrare dall’alto. La copertura crea così un suggestivo gioco di luce/buio/luce nell’avvicinamento alla zona sacra. #moretti SpA con i suoi carpentieri, e cinquant’anni d’esperienza, hanno saputo creare un luogo di raccoglimento unico, per intensità e geometria.


Racconta #andrewberman: “La cappella dell'Isola di San Giorgio Maggiore è stata concepita come luogo di aggregazione e di scoperta. Un luogo dove le persone possano sedersi e riflettere sul paesaggio e la cultura di #venezia. Uno spazio che ci riporta all’intimo per la lettura e la meditazione. La cappella è una piccola struttura che parla con dignità della sua capacità di diventare un luogo, uno spazio. L'espressività diretta della costruzione contribuisce a dare voce alla cappella. Si basa su semplici strutture utilitarie dal vernacolo americano. La cappella suggerisce che potrebbe essere costruita quasi ovunque, da chiunque conosca l'arte di costruire, per la sua architettura poco presuntuosa e onesta. Detto questo, non si è trattato di un semplice progetto di costruzione. I tempi stretti, la logistica della costruzione fuori cantiere e del trasporto via acqua, le comunicazioni a lunga distanza e la necessità di imballare la cappella per il trasporto e il trasloco, sono stati gestiti in modo esemplare da #moretti.Sono molto grato a #moretti per la collaborazione e l'impegno nella costruzione della cappella per Vatican Chapels.”

 





Dati tecnici

Il legno lamellare è il materiale protagonista della cappella di Andrew Berman, che presenta una pianta triangolare, con lati da 7 metri ciascuno. La struttura è a pannelli intelaiati pre-assemblati in stabilimento e quindi trasportati e montati in loco; all’interno i pannelli hanno una finitura lignea di colore nero, mentre all’esterno la finitura è in plexiglass alveolare, che lascia intravvedere la struttura lignea dei pannelli, verniciati color bianco.

Analoghi pannelli costituiscono la copertura ad una falda della cappella, che si presenta sul fronte aperta ad accogliere il visitatore in una sorta di vestibolo. Una quinta separa l’esterno dall’interno, cui si accede attraverso una piccola apertura, estremamente raccolto. Il pavimento è realizzato con pannelli intelaiati rivestiti con doppio strato di compensato.


La cappella di Smiljan Radic


Un altro tipo di progettualità è espressa nella cappella di SmiljanRadic, architetto cileno tra i più innovativi e curiosi. Per il progetto Vatican Chapels ha tratto ispirazione dagli altarini votivi spontanei costruiti lungo le strade cilene. Una forma di devozione popolare, che riduce lo spazio sacro solo dimensionalmente ma non emotivamente. Un cilindro testurizzato, due lastre in vetro e un tronco decorticato, tre elementi che invitano all’ascensione dello spirito. Il tronco è sostegno della copertura trasparente e rappresenta il vettore dell’anima al cielo.


Così Smiljan Radic spiega il suo progetto, la propria singolarità architettonica: “Secondo il detto popolare in Cile, un'edicola è una trappola per l'anima. Ma sappiamo che questi santuari sono cappelle tribali dove le persone in lutto mettono fiori e candele per chi è tragicamente defunto. Questi santuari si trovano normalmente abbandonati a lato delle autostrade decorato con le forme e i colori di un circo, o con l'austerità dei muri di cinta di un tempio. D'altra parte, se guardiamo agli esempi storici, una cappella, qualsiasi cappella, spera sempre di essere più grande di quanto non sia. Finge sempre di essere una chiesa o un tempio, nascondere le sue dimensioni più piccole, utilizzando forme di grandi dimensioni. La sua scala è un trucco. Forse per questo desiderio di grandezza, gli elementi dell'architettura che vi si trovano sono miniaturizzati porte, finestre, colonne, sono abbastanza grandi da permettere a una persona di sopravvivere, e le loro pareti sono grandi lastre opache, evitando le perforazioni che tradiscono questa squisita dimensione domestica. Tutto questo ci confonde e ci fa dubitare della portata umana. In questo modo, in una cappella e anche in un'edicola, il monumentale e il domestico vivono in armonia. Questa sembra essere la base della questione. Nella mia piccola cappella conica, con le sue pareti sottili e il tetto aperto.” E continua “La mia collaborazione con Moretti? Credo sia stata buonissima, nel senso più vero e oggettivo. Il progetto dopo le riunioni di lavoro con i tecnici #moretti nonostante i tanti limiti alla fine è risultato bello e coerente. Sono sempre contento quando le difficoltà costruttive diventano delle vere possibilità per sperimentare qualcosa che ti fa imparare. Grazie!”


Dati tecnici

Dall’aspetto estremamente materico, la cappella progettata da Smiljan Radic si presenta con una forma a tronco di cono. Alta 5 metri, con un diametro interno di 5,56 metri, è realizzata con 8 conci di cemento armato spessi 10 cm, ricavati da cassero tridimensionale appositamente costruito in stabilimento; i conci presentano matrice interna in pluriball e lato esterno staggiato sabbiato. Anche il pavimento è realizzato con lastre cementizie con la stessa finitura interna. Il cemento utilizzato è colorato in pasta grigio scuro. La fondazione della cappella ha struttura lignea catramata, come le tradizionali costruzioni di #venezia. Il montaggio è stato eseguito all’interno del bosco, nel massimo rispetto della vegetazione esistente.

La copertura è invece composta da due lastre di vetro stratificato da 3 metri per 6 metri, con spessore di 4 cm, appoggiate su supporti in acciaio brunito. La grande trave in acciaio brunito posta in sommità richiama l’asse orizzontale della croce; quello verticale è costituito dal tronco di un albero, che poggia su un apposito sostegno in cemento armato al centro della costruzione. L’accesso alla cappella è attraverso una grande porta costruita con tavole in legno di larice, incardinata alla struttura con perni in acciaio.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare