Cookie Consent by Free Privacy Policy website Simone Micheli - big dream in a little tower
giugno 08, 2018 - Simone Micheli

Simone Micheli - big dream in a little tower

Ieri come oggi: la bellezza senza tempo della Torre di Maiano Sir John Temple Leader, un facoltoso inglese figlio di Industriali londinesi e profondo amante del viaggio, si trasferì nel 1844 a #firenze con sua moglie Maria Luisa de’ Leoni.

Qui comprò, a pochi chilometri dalla città, i territori che si estendono sulle colline tra #fiesole e #firenze, dove la fattoria di Maiano fin dal 1400 ha posto le sue origini, ed a questi decise di dare nuovo valore. Rimboschì e risanò le aree verdi, ricostruì il Castello di Vincigliata, ampliò la Villa di Maiano ed ingrandì il Borgo; sulle rive del torrente Mensola costruì il Parco Romantico della Regina innalzando le sponde della Cava delle Colonne, costruendo il Laghetto, trasformando i percorsi degli scalpellini in sentieri botanici meravigliosi da attraversare. Questi luoghi, purtroppo in parte dimenticati prima dell’arrivo di Sir Temple Leader, avevano già accolto illustri personaggi come Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Benedetto e Giuliano da Maiano, Boccacio, Vasari, Lorenzo il Magnifico ed ora riacquistavano nuovo splendore.

Il parco Romantico della Regina deve il suo nome alla regina Vittoria d’Inghilterra che dopo avervi fatto visita il 12 Aprile 1883 ufficialmente l’inaugurò. L’antica Cava deve invece il suo esser nota alle preziose colonne della Cappella dei Principi di San Lorenzo, a #firenze, realizzate con la pietra serena da essa estratta.

E come questa, moltissime altre grandi opere furono realizzate dagli antichi maestri del passato con la pietra serena estratta dalla Cava. Alla morte di Temple Leader l’opera di ristrutturazione continuò senza interruzioni per mano dei suoi molteplici successori che, comprendendo le potenzialità e l’antica bellezza del luogo, non posero termine alle operazioni di riqualificazione di un territorio già meraviglioso. Nel 1961 Lucrezia Corsini, sposata con il Conte di origine veneta Giacomo Miari Fulcis ereditò l’intera area, oltre 270 ettari, proseguendo l’opera di trasformazione: oggi la Fattoria di Maiano è in un luogo fiorente, polo attrattivo volto alla sperimentazione ed alla ricerca che abbina attività le attività agricole con l’ospitalità, lo sport con una ristorazione di altissimo livello.

La Genesi del progetto di recupero della Torre di Maiano Sorge, accanto al #laghettodellecolonne, un’antica torre ottocentesca in stile neogotico che Sir John Temple Leader fece costruire tra il 1870 ed il 1894. La torre, dalle fattezze meravigliose e dal fiabesco apparire, è rimasta per lungo tempo un luogo disabitato, segreto, nascosto, difficile da visitare ma elemento imprescindibile nel panorama visivo offerto ai visitatori. Fu nel 2015 che dalla fusione degli intenti e dalla commistione delle visioni dell’architetto #simonemicheli e del Conte Miari Fulcis, attuale proprietario della Fattoria, prese vita BIG DREAM IN A LITTLE TOWER un progetto etico ed intelligente che si propose di ripristinare l’uso di questo segreto luogo di incontro, trasformando la torre in una magnifica suite, elegante, raffinata; una trasposizione materica di una concezione di lusso nuova, empatica, tangibile. Uno spazio in cui arte, cucina e relax potessero fondersi completamente insieme dando vita ad un luogo sperimentale, ad un’opera d’arte esperibile fuori dal tempo, in grado di generare un efficace ed esteso volano comunicativo; trasformandosi in centro di attrazione e catalizzatore dell’attenzione.

Il progetto fu presentato durate la Milano #design Week del 2015 assumendo i tratti di una #mostra virtuale in cui il visitatore, attraverso l’utilizzo di un’App mobile, ha avuto la possibilità di entrare all’interno del progetto che sarebbe stato realizzato, attraversando i nuovi spazi che avrebbero composto la Torre delle Colonne, all’interno della Fattoria di Maiano. Il visitatore ha così avuto modo di esplorare il progetto vivendo un’emozionante esperienza. L’esibizione ha ottenuto un enorme successo di pubblico durante le giornate del fuorisalone e così passo dopo passo la commistione degli intenti che aveva unito fin dagli esordi le opinioni dei due sue primi fautori, Simone e Francesco, si fece sempre concreta e si trasformò in reale operazione di riqualificazione dell’antica Torre. “L’intenzione connessa al recupero della Torre è quella di offrire un’ esperienza che diventa memoria, regalando un meraviglioso dono non soltanto alla città, ma anche al ricordo dei suoi visitatori. E’ il mio approccio universale all’architettura: fare in modo che le mie opere esprimano una densità di significati ed emozioni, capaci di penetrane nel profondo dell’individuo, concedendo a quest’ultimo la possibilità di vivere in maniera piena ed anticanonica la propria quotidianità.” #simonemicheli Un’idea tanto audace quanto geniale ha dato origine ad un progetto destinato a lasciare un segno indelebile all’interno della memoria dei suoi fruitori, restituendo al territorio un gioiello di rara e pregevole bellezza, per avere così la splendida possibilità di vivere un’incantevole tentazione dalla quale lasciarsi coinvolgere e rapire sospesa tra storicitá e futuro.

Grazie all’intelligente e prezioso intervento di selezionate aziende di rilevanza internazionale che hanno contribuito a dare forma concreta all’idea, sarà possibile godere di un autentico capolavoro a vita nuova restituito.