Il SaloneSatellite da oltre vent’anni è la piattaforma
di lancio dei giovani talenti del #design internazionale: un’arteria vitale del Salone internazionale del Mobile di Miano e percorso obbligato per talent scout, giornalisti e industriali visionari. Lo stand collettivo di #belgiumisdesign accoglie quest’anno cinque giovani designer, nell’intento di dare continuità e coerenza a un progetto di promozione e di accompagnamento del #design under-35, grazie in particolare a Wallonie-Bruxelles #design Mode che da più di dieci anni svolge un ruolo chiave nel processo di internazionalizzazione del #design belga.
La selezione dei designer belgi operata dal Cosmit consiste in un un campionario variegato di talenti alla loro prima esperienza o che hanno già partecipato alle edizioni precedenti. Decisamente inediti per il pubblico internazionale sono i progetti di Ana María Gómez, giovane designer tessile di origine colombiana, che con i suoi manufatti prodotti in Belgio e in Colombia, esplora la relazione tra materia tessile, corpo e spazio.
Olivier Vitry è un architetto che lavora presso Claisse Architectures, uno studio con sede a Bruxelles che da più di vent’anni opera nel settore dell’architettura e della progettazione d’interni. Per la prima volta ospite di un salone internazionale, Vitry presenta una collezione di alto pregio di tavolini modulabili realizzati in marmo, sughero e legno.
Vincent Long e William Fournié dello studio Amorce tornano per il secondo anno consecutivo e presentano un sistema di giunti per assemblare diversi supporti e una serie di display dotati di mensole a inclinazione variabile.
Romy Di Donato riapproda a #Milano portando con sé il risultato di una ricerca sviluppata nel corso del 2018 incentrata sulla fibra di canapa. La lavorazione dei tessuti eseguita rigorosamente in Vallonia, permette alla designer di creare oggetti d’uso quotidiano e complementi d’arredo funzionali e naturali. Come i pannelli acustici che presenterà in questa occasione.
E infine, Thien Vo, che dopo tre anni ha deciso di confrontarsi nuovamente con il pubblico internazionale, con nuove proposte d’arredo di un minimalismo fusion: l’accuratezza dei dettagli di gusto decisamente asiatico dialoga con
una ricerca formale più occidentale.
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