Cookie Consent by Free Privacy Policy website Knoll celebrates Bauhaus – Mostra curata da OMA con Domitilla Dardi
aprile 02, 2019 - Knoll

Knoll celebrates Bauhaus – Mostra curata da OMA con Domitilla Dardi

In occasione del centenario per il #salonedelmobile di #milano, nello showroom di piazza Bertarelli, attraverso la mostra “Knoll celebrates Bauhaus” curata da OMA, studio co-fondato dall’architetto olandese Rem Koolhaas, con la collaborazione di Domitilla Dardi, storica e curatrice di #design, #knoll racconta i passaggi di un percorso che ancora oggi ha un riverbero potente sulla nostra contemporaneità. 

“Abbiamo fortemente voluto che questo progetto si concretizzasse proprio durante una settimana così importante per il #design internazionale” dichiara Demetrio Apolloni, Presidente di #knoll Europe – “inaugurando una mostra che sottolinei il forte legame che la nostra azienda ha con il movimento modernista.” 

Cento anni fa nasceva il Bauhaus, scuola tedesca che ebbe un’influenza unica sul progetto della modernità. La sua storia si intreccia in più momenti con quella di #knoll mediante una figura che è il fulcro di queste connessioni, quella di Florence #knoll. 

La narrativa della storia è affidata a quattro ambienti/cluster che agiscono come scenari di un teatro che invita lo spettatore alla partecipazione, seguendo il più noto degli insegnamenti della scuola tedesca, il celebre “Learning by Doing”. Entrando nei quattro ambienti è possibile toccare con mano oggetti e arredi che sono gli attori principali della scena, creando partiture del racconto che mutano seguendo l’esperienza di ogni partecipante. 

Il primo cluster è dedicato a Marcel Breuer, designer che ha vissuto personalmente il Bauhaus prima come studente e poi come docente. La sua è la storia di una formazione che segue negli anni giovanili il contrasto tra le due anime della scuola, quella espressionista - più legata all’artigianato e a espressioni del folklore locale - e quella razionalista - internazionale e a tendenza industriale. La scelta di Breuer è quella di un’intera generazione di progettisti illuminati: la modernità internazionale che unisce arte e tecnica. I suoi mobili in tubolare metallico, nati dall’ispirazione del telaio di una bicicletta, sono icone di una visione del progetto che non ha tempo. 

Ludwig Mies van der Rohe è il protagonista dell’ultima fase del Bauhaus e del secondo cluster. Siamo nell’epoca della piena affermazione del Razionalismo, quell’International Style che definisce la modernità in tutto il mondo. Sono gli anni di una piena consapevolezza del valore del progetto pensato per un pubblico ampio; la sfida da vincere è quella di portare la qualità a un numero allargato di persone. Accanto alle icone del Maestro indiscusso del Razionalismo, dalla serie MR alla Barcelona, si stagliano come co-protagonisti oggetti che sono il simbolo del progresso coniugato con l’eleganza essenziale: macchine fotografiche, telefoni, ma anche una nuova idea di femminilità più emancipata e autonoma (quella incarnata da Eileen Gray nel #design e da Coco Chanel nella moda).

A fare da ponte tra Bauhaus e #knoll è la figura centrale di Florence #knoll alla quale è dedicato il terzo cluster. Nella sua straordinaria esistenza Florence passerà dagli incontri con Gropius e Breuer per poi divenire allieva prediletta di Mies. Sarà lei a veicolare al grande pubblico, attraverso la produzione #knoll, le icone di quell’idea di modernità che Mies porrà alla base della sua direzione del Bauhaus e della sua carriera. Da lui Florence apprende i segreti di una progetto armonioso, fatto non di singoli pezzi, ma di un’orchestrazione sapiente di elementi protagonisti e comparse, tutti necessari nel grande progetto dello spazio abitabile.

Il quarto cluster è una finestra critica sull’eredità del Bauhaus nel progetto contemporaneo. Tutta la nostra epoca, compresa quella che si definisce Post-moderna dagli anni ’60 in poi, ha un debito culturale imprescindibile con il Movimento Moderno di cui il Bauhaus è stato emblema. Anche coloro che hanno contestato la linea razionale e le logiche moderniste hanno stabilito la propria alternativa per contrasto con quel modello progettuale. In questo cluster la teatralità è pertanto portata in piena evidenza attraverso un dialogo tra opposti - rappresentati da arredi-personaggi - che creano il contraddittorio critico e la pluralità di soluzioni della nostra complessità odierna. 

Da questa prima tappa la mostra proseguirà nelle città di Parigi, Londra, Tokyo, Seoul e Sidney, per citarne alcune” – prosegue Apolloni – “a dimostrazione della volontà di proseguire il nostro impegno intellettuale, culturale e creativo con una forte proiezione verso il futuro pur non dimenticando mai tutti i valori che contraddistinguono #knoll.”

Knoll Pavilion 2019 by OMA

Anche quest’anno, #knoll ha deciso di affidarsi ad OMA, studio co-fondato dall’architetto olandese Rem Koolhaas, per la progettazione dello stand al #salonedelmobile ispirandosi a uno degli esempi del rigoroso #design minimalista che Marcel Breuer applicò nel progetto originale del Whitney Museum of American Art. 

Modularità, prefabbricazione e geometria danno vita ad un ambiente versatile e funzionale. I nuovi prodotti sono al centro della narrazione e creano relazione con tutto quello che li circonda, generando allo stesso tempo mutamento e innovazione. Un nuovo modo di abitare all’insegna della personalità e della creatività, pensato per i luoghi della casa e del lavoro, per le stanze più intime e per quelle pubbliche. 

Superato l’ingresso, dove viene riproposto il dinamico piano di lavoro 04 Counter della collezione “Tools for Life” disegnato da OMA nel 2013, l’attenzione viene focalizzata sulle novità 2019. Su un lato un’area dining con i nuovi tavoli Smalto disegnati da Barber & Osgerby che introduce poi a due diverse ambientazioni living siglate dalle collezioni firmate Piero Lissoni, con il divano Avio Sofa System e KN Collection assieme alla libreria Red Baron. Uno spazio rilevante è invece affidato ai nuovi divani XXX in tutte le dimensioni perfettamente integrate con i classici della collezione firmati da Florence #knoll e Mies van der Rohe, come la Barcelona® Bauhaus 100th Anniversary – Limited Edition. Prodotti classici e contemporanei completano l’esposizione dove la collezione MR Bauhaus 100th Anniversary Edition e le nuove sedute KN04 e KN05 trovano uno spazio riservato ed esclusivo all’interno di un palcoscenico creato ad hoc ai lati principali dello stand.

Per ciò che narra e simboleggia, il Whitney Museum of American Art (ora MET Breuer) è stato scelto come fonte d’ispirazione per il layout dell’installazione,  che celebra le architetture di Marcel Breuer nel momento della sua massima espressione. Il padiglione presenta, infatti, una replica del soffitto modulare sospeso progettato per il museo. Lo spazio è definito da una doppia griglia, il soffitto e il pavimento, entrambi realizzati come infrastrutture cartesiane flessibili a supporto dell’articolazione dello spazio. 

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