In occasione della 58esima edizione del Salone Internazionale del Mobile, #knoll celebra un altro importante anniversario – il centenario del Bauhaus - e presenta le nuove collezioni e i prodotti iconici sottolineando in modo chiaro ed eloquente i valori connessi al brand: iconicità senza tempo, coerenza progettuale con la quale viene da sempre identificata l’azienda e #design che coniuga abilmente unicità e comfort.
In occasione del centenario per il #salonedelmobile di #Milano, nello showroom di piazza Bertarelli, attraverso la mostra “Knoll celebrates Bauhaus” curata da OMA, studio co-fondato dall’architetto olandese Rem Koolhaas, con la collaborazione di Domitilla Dardi, storica e curatrice di #design, Knoll racconta i passaggi di un percorso che ancora oggi ha un riverbero potente sulla nostra contemporaneità.
Le nuove collezioni presentate da #knoll disegnate da Piero Lissoni dialogano perfettamente con le più recenti già a catalogo disegnate dall’architetto il quale, per questa edizione, progetta Gould una nuova famiglia di imbottiti ispirati all’America degli anni’50 e alle sue architetture. Anche KN Collection si amplia con due diverse proposte, una poltroncina KN04 con quattro gambe fisse e KN05, un divanetto due posti dalle forme lineari e la struttura in metallo che dona leggerezza e dal design riconoscibile e originale.
Knoll presenta inoltre la nuova collezione di tavoli Smalto disegnata da EdwardBarber e Jay Osgerbycaratterizzata dal forte segno grafico che reinterpreta in chiave contemporanea i temi dei grandi classici del #design.
Seguendo la filosofia ‘Modern Always’, #knoll presenta le novità accanto ai classici moderni firmati da architetti e designer del calibro di Florence #knoll, Mies van der Rohe, Eero Saarinen e Harry Bertoia, in uno spazio espositivo curato con grande stile nei minimi dettagli. L’installazione firmata da OMA, studio co-fondato dall’architetto olandese Rem Koolhaas, è un esempio di rigoroso #design minimalista che Marcel Breuer utilizzò nel progetto originale del Whitney Museum of American Art. Lo stand punta su modularità, prefabbricazione e geometria volti a creare uno spazio espositivo adattabile e pratico.
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