Cookie Consent by Free Privacy Policy website Terenzi Srl: Qualità dal 1967
aprile 06, 2020 - Terenzi

Terenzi Srl: Qualità dal 1967

La nostra azienda #Terenzi Srl (www.Terenzisrl.it) è nata nel 1967, specializzata nella trasformazione di metalli e materie plastiche; è una realtà meccatronica, settore che si occupa dell’integrazione tra la meccanica e l’elettronica al fine di progettare e sviluppare prodotti e processi a elevato grado di automazione. La materia plastica e i metalli assumono forme apposite, con lavori su misura per le richieste dei clienti, nella produzione in serie oppure con progetti custom, che prevedono edizioni limitate. Tra le nostre tecniche produttive elenchiamo la deformazione a freddo dei metalli, lo stampaggio a caldo di materiali termoplastici e il sovrastampaggio di metallo su plastica e di plastica su plastica.

La trasformazione a freddo di qualunque metallo è stata una specializzazione primaria della nostra attività, e da ciò è scaturita un’ovvia conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche dei materiali stessi; da uno studio sulle proprietà e le caratteristiche di questi nasce una concretezza che tiene conto della funzionalità come anche dell’estetica.

È seguita poi negli anni ’90 la realizzazione del primo stampo per plastica, e dunque ormai da oltre dieci anni tecnologie alternative alla tranciatura a freddo dei metalli: #tecnologia laser fibra di taglio e marcatura, #tecnologia a ciclo combinato, modus operandi più idonei per prodotti soggetti a frequenti modifiche o tirature meno elevate, progetti su misura e unici di #design.

L’aggiornamento di competenze e tecnologie è pertanto per noi vitale come anche il processo di miglioramento continuo relativo a processi e qualità.

Da queste considerazioni nacque quindi nel 2018 l’accordo triennale tra #Terenzi Srl, UILM UIL e Assolombarda Confindustria, che regolamenta il nostro Piano di Risultato aziendale.

Tra le piccole-medie imprese italiane, la nostra è stata la prima in assoluto a prevedere una Commissione Paritetica che determini l’unione delle parti - Direzione e Dipendenti - nel conseguimento di obiettivi comuni. Si, perché la Commissione Paritetica, per chi ancora non lo sapesse, è un consiglio formato dalle due fondamentali parti aziendali - una, la Direzione e l’altra, i Dipendenti con gli RSU nominati dai lavoratori per rappresentarli al meglio - che vengono coinvolte pariteticamente appunto, in un confronto costante per quanto riguarda la partecipazione organizzativa e operativa.

In consultazione e accordo, la Commissione ha elaborato un Piano di Innovazione; tale piano ha previsto una disamina del contesto di partenza, le azioni partecipative e gli schemi organizzativi da attuare con i relativi indicatori di verifica, i risultati attesi in termini di miglioramento e innovazione e il ruolo delle rappresentanze dei lavoratori a livello aziendale.

Ricordiamo che il 90% delle imprese italiane, forza trainante della nostra economia, ha meno di 50 dipendenti ciascuna. Ne deriva che si debbano necessariamente strutturare opportunità per questa misura, non solo per la minoranza delle Grandi imprese.

Creare ricchezza nelle aziende tramite azioni di miglioramento condiviso da proprietà e lavoratori, distribuirla con logica e meritocrazia, ottenere benefici defiscalizzati attraverso welfare… sono queste alcune tra le nuove direzioni che si dovrebbero attuare per un migliore futuro del lavoro.


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