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luglio 20, 2020 - Homi

Retail design: l’oggetto va in scena

L’evoluzione dello spazio vendita, narrazione e nuovi bisogni dei consumatori, fra sicurezza e tecnologie digitali. A #homi Outdoor HOME&DEHORS nuove ispirazioni per i retailer 

Quali esperienze di acquisto offrire per accogliere i clienti, come saranno i consumatori del futuro e come interpretare loro i nuovi bisogni? Progetti, proposte, idee fra analisi dei dati e visioni creative.

Il punto vendita è fatto di distribuzione spaziale, illuminazione, percezioni visive e multisensoriali, capacità di mettere in scena storie e racconti. Nel negozio fisico, insomma, non si vendono solo prodotti ma consulenza e interazioni, “merci” preziose oggi al centro di cambiamenti e riorganizzazioni. Se già molta parte dell’esperienza di acquisto si è spostata sul digitale, mai come ora sono necessari nuovi format di vendita.

Come deve evolvere il negozio per accogliere i propri clienti, interpretando al meglio i loro bisogni? Secondo i risultati della ricerca GfK Retail Insight 4.0 i negozi devono puntare su sicurezza, fattore umano e nuove tecnologie digitali. Dai dati raccolti emerge che igiene e sicurezza incidono per il 68% degli intervistati, mentre alla domanda: quali sono le aspettative e le richieste dei consumatori italiani, il 49% risponde: “negozi che fanno riscoprire il contatto umano” e il 51% “negozi che usano IA e assistenti digitali per potenziare l’esperienza in store”.

«Perché non avere il meglio dell’online: il “dove e quando vuoi”, il catalogo completo, i consigli “you may also like”, unito al meglio del punto vendita: la prossimità, la presenza fisica del prodotto, l’acquisto come evento sociale?» si interroga Ilaria Marelli, architetto e designer da anni impegnata in progetti di allestimento e interior #design per aziende clienti nelle principali fiere di settore internazionali. È necessario scardinare il tradizionale layout del retail - tanto spazio per l’esposizione di prodotti, e pochi spazi di servizio - in favore di nuove modalità ibride, tra on line e off line. Se già molti rivenditori propongono online catalogo e consigli per arrivare in negozio informati e decisi, questo format lavora attorno alla riduzione della superficie del negozio fisico, dove i prodotti sono esposti a rotazione frequente, facendone un luogo di attrazione e informazione digitale nel quale prendere le decisioni di acquisto. «E spazio a vetrine digitali (per intrattenerci proficuamente durante la coda) e punti informativi interni dove visionare on line quanto non presente in negozio». E, nel caso dei piccoli punti vendita che non possono permettersi un’efficiente struttura gestionale dell’online, Ilaria Marelli suggerisce di affidarsi a una piattaforma che possa fungere da ente logistico per mettere in rete singoli punti vendita: «una proposta che possa coniugare la voglia di commercio locale con una visione e capacità organizzativa a livello più ampio, credo sia una soluzione di grande attualità».

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