Cookie Consent by Free Privacy Policy website Emanuel Gargano Collection
settembre 17, 2020 - emanuel gargano

Emanuel Gargano Collection

Il lavoro di #emanuelgargano spazia dall’architettura al #design industriale, dall’arte contemporanea allo studio della luce. Ha collaborato e collabora con molte aziende nel settore dell’arredo, alternandosi tra lo studio di Londra e il suo “laboratorio“ di Assisi. La sua opera rivela una profonda fascinazione per la materia degli elementi naturali e sintetici che utilizza e plasma, alla ricerca di una loro anima interiore.

Con la sua collezione di luci, #emanuelgargano è riuscito con grande maestria a far confluire all’interno delle sue opere la natura e la cultura della sua terra d’origine, Assisi, fonte principale d’ispirazione nella realizzazione di questo progetto. Nascono così oggetti di luce più che lampade, frutto della visione architettonica del designer e della sua esperienza progettuale, dove l’elemento luminoso ha sempre rivestito un ruolo funzionale e risolutivo nella modulazione dello spazio. Il leitmotiv dell’intera collezione è il tentativo di non illuminare con luce artificiale ma di attenuare l’ombra o schiarire il buio. E’ per questo che la luce emanata da queste creazioni sembra provenire dall’oscurità come un bagliore, quasi a sottolineare e valorizzare le forme originali che la producono.

I materiali lavorati e plasmati artigianalmente sembrano voler uscire in punta di piedi e illuminare la memoria offuscata del passato, manifestando la necessità di raccontarsi illuminandosi. A guidare il designer verso la realizzazione di questo progetto è stata anche la necessità di indirizzarsi verso un #design responsabile, chesi faccia carico dei problemi ambientali e del recupero dei materiali.

Il libro Murigge ripercorre le sensazioni e i momenti salienti della storia dell’autore nel territorio assisiano, attraverso il naturale utilizzo della luce. “Credo che nella storia sia buio, la storia va rischiarita dalla luce baluginante della memoria; per farlo ho quindi usato la luce artificiale, soffusa, per rivedermi al passato. Ho trascorso le gioie e i dolori di un tempo prossimo e remoto dove la luce era forse più intensa di adesso, o forse no... Ho acceso un interruttore sulle mie fortunate o disgraziate origini. Non so se ne avessi bisogno io o la mia meravigliosa terra.”

Tra le collezioni 2020 troviamo Morale, concepita dalla suggestione avuta durante un viaggio nella campagna giapponese. Lampada realizzata con morali, barre di legno in uso nei cantieri edili per armare le strutture. Luce e materia formano un volume piramidale.

Aura è una corrispondenza di due sottili aureole, una in alto, una in basso, una lampada da sospensione che elimina quasi del tutto l’aspetto materico, non esiste peso, è una parvenza spirituale, un richiamo evanescente.

Segno grafico che materializzandosi sfida la gravità: Cado è la lampada da tavolo dall’apparente equilibrio precario, la cui struttura in carbonio sembra essere sostenuta dalla stessa luce che emana.

Vira, selezionata per il premio Compasso D’Oro ADI, si snoda come un’articolazione e produce un suggestivo cono di luce. La sua lunghezza è variabile e “virabile” a seconda dell’angolazione.

Una lanterna magica che produce un cono di luce non manifestandone la fonte: Fatua è un cilindro di vetro trasparente che si può mettere ovunque e portare ovunque.

Eremo è una lampada realizzata con legno recuperato da porte di vecchi casolari della campagna umbra. L’intensità luminosa è modulata dal contatto manuale e si distingue per una marcata consistenza materiale, attutita dalla leggerezza della luce che si stampa tenue sulla
parete.

Soffio è originale per quanto concerne la forma e soprattutto il materiale: è fatta di tessuto reso solido. Produce una luce soffusa e richiama la visione dei panni stesi ad asciugare al sole come cristallizzati nel tempo.

Sottilissima linea di luce variabile d’intensità: Muta è la lampada da terra dall’aspetto essenziale che evoca vagamente le “ombre della sera” etrusche, una parvenza discreta tra l’essere e il nulla.

Alma è un disco di pietra che crea un’eclissi concentrica sulla parete, modulabile manualmente allontanandola o avvicinandola al muro. Il materiale, la luce primordiale e la forma circolare la ricollegano ad una suggestione mitologica, alla nascita degli astri, alla creazione della materia scaturita dal buio e dal vuoto.

Scuro è una finestra di luce che s’illumina a contatto manuale. L’intensità luminosa viene modulata dalla mano dell’uomo che decide il grado di apertura, come un tempo gli scuri alle finestre.


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