Cookie Consent by Free Privacy Policy website Fatto con le mani
ottobre 06, 2020 - Antonio Marras

Fatto con le mani

È tutta colpa di Maria Lai, artista amata, straordinaria Jana di Ulassai che si definiva un ragnetto perché produceva arte con lo stesso naturale istinto che il ragno ha nel creare la sua ragnatela. Musa, compagna di molteplici esperienze verso nuove tecniche intese a capire e ad assimilare l’eredità del passato e so- prattutto ad appagare la grande passione per il Fare. Il Fare con le mani, mani che toccano, manipolano, accarezzano, trasformano, plasmano materia per ottenere altro. Da qualche anno #antoniomarras non solo crea abiti ma sposta il suo talento altrove, in territori lontani dalla moda. Si dedica anche alla pro- duzione della #ceramica, un progetto iniziato sul suggerimento, appunto di Maria Lai, di costruire un forno.

La #ceramica, questa volta Antonio l’ha incontrata in Puglia, a Cutrufiano (Lecce) dai F.lli Colì, azienda storica del 1650, dove i mitici fratelli Giuseppe, magico tornitore, e Donato portano avanti con sapienza e passione la cultura della #ceramica tramandata da generazione in generazione. Antonio ha trovato lì un nido, una caverna delle meraviglie, un luna park dove tutto è possibile, tutto è realizzabile.

Polvere, argilla, acqua, tornio, forno e pennello. Cosa esiste di più elementare?
È la dedizione, è il saper fare, è la tradizione, è il talento, è la generosità che comanda e dà la possibilità di realizzare pezzi unici, pezzi straordinari, fantastici che sembrano uscito dalla Metamorfosi di Ovidio. Sono terrecotte inconfondibili, dalle forme talvolta non convenzionali che sembrano attingere dalla fiaba e dall’inconscio le loro fattezze, dipinte a mano. E allora vasi, porta candele, lampade, mattonelle, totem, rosoni, soprammobili, ciotole, piattini, taglieri e inaspettati comuni oggetti di uso quotidiano che invece rivelano dettagli speciali.
E la tavola, regina dell’accoglienza, viene apparecchiata con la serie “I fratelli Pois” (racconto a parte ndr) realizzata con la tecnica della calcomania. I tre fratelli ti fanno compagnia nel momento più intimo, più conviviale, più intenso di tutta la giornata.
La tavola, strumento di unione e condivisione è sacra. L’ospitalità ha origini lontane, si tratta di un concetto profondo e molto complesso, le cui radici affondano nei secoli, nei millenni, in tutta la cultura mediterranea e Antonio si fa portavoce di questo concetto.
Marras ci ha abituato a creazioni in apparenza leggere, impalpabili, preziose e dotate di un fascino anti- co, un’allure che mescola con grazia elementi del quotidiano portandoli ad un altro livello, consacrandoli all’alta moda. ll pensiero è fluido, in perenne equilibrio tra celebrazione del tempo passato e presente creativo. Ultimamente è come se l’urgenza della moda conquistasse la quiete riflessiva nella pittura e nella #ceramica che trattengono l’idea che fugace sfila in passerella e la consegnano ad un prodotto statico, materico, tangibile.

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