Cookie Consent by Free Privacy Policy website Anteprima progetto "Colle Allegro" di Emanuele Svetti
gennaio 18, 2021 - Studio Svetti Architecture

Anteprima progetto "Colle Allegro" di Emanuele Svetti

Progetto: Studio Svetti Architecture | #emanuelesvetti Architetto

Project Manager: Marco Nicoletti Architetto – #studiosvetti Architecture

Tipologia: Residenze di Lusso, Spa & Resort

Superficie: 4500 mq

Inizio Lavori: Ottobre 2015

Stato: In corso

Colle Allegro “New Tuscan Luxury Life Style” è il pay-off del progetto, ispirato da quello stile che la Famiglia Gori ha voluto imprimere a questo luogo, quello stile, che il progetto vuole restituire ad un’area così profondamente caratterizzata da una genesi rurale oggi “trasandata” e disgraziatamente decaduta. 

Il progetto nasce come un’opera delle avanguardie, un graffio di Fontana, dove non ci si è limitati  al semplice recupero dell’area e delle sue architetture, ma si è immaginato di dipingere su una tela con segni veloci, di graffiare il luogo creando su di esso delle costruzioni che mostrino agli occhi del fruitore come esista una moderna tridimensionalità, pronta a dialogare con il passato.

La Villa è il fulcro del progetto, 5 unità abitative completamente indipendenti di lusso, di metrature analoghe, con affacci su entrambi i fronti della proprietà, ambientazioni “loft” e 3 spazi comuni ai piani principali che interpretano l’accoglienza, l’intrattenimento e la rappresentanza.

Tutti gli appartamenti hanno ingresso dalle aree comuni posizionate al centro dell’edificio, con facilità di raggiungimento a qualsiasi area circostante, mediante la creazione di due scale di collegamento, una, quasi scolpita, a fare da collegamento tra il piano terra ed il primo piano e l’altra, che invece si “arrampica” tra il primo ed il terzo, entrambe poste rispettivamente sul lato frontale e posteriore dell’edificio. Le unità abitative sono ispirate da una visione wabi-sabi, un elogio dell’imperfezione, delle cose temporanee ed incompiute, la bellezza delle cose insolite.  Queste saranno caratterizzate da pavimenti in legno antico, finiture murarie a base calce e soffitti a cassettoni, a richiamo del passato, realizzati da un Maestro Umbro, sulla base di quanto già presente.

L’intervento prevede il recupero di un passaggio interrato che storicamente serviva da via di fuga, molto probabilmente per motivi bellici, piuttosto che per nascondere “vizi da Decamerone” dei Signori del passato. Da questo passaggio si potrà accedere ad una delle residenze, che così godrà di un accesso privilegiato all’elegante giardino fronte Villa, caratterizzato da enormi piante secolari tra cui una sequoia, insolita per la zona. 

Nelle operazioni di restauro si stà cercando di aver cura di preservare la Cappella di Famiglia che si incastona all’interno delle geometrie dell’appartamento. Questa si caratterizza per i tanti riferimenti alle Famiglie che hanno vissuto la Residenza e per gli affreschi tardo ottocenteschi, sui toni dell’azzurro, che si adagiano delicatamente su tutti i paramenti murari.

Diviso dal giardino all’italiana, ma collegato alla Villa da una passerella di 15 mt, si incastona nella collina un’architettura contemporanea di due piani, di cui uno soltanto parzialmente fuori terra, nata dall’asportazione di una consistente porzione di collina, per poi essere nuovamente armonizzata ad essa, mediante un tetto giardino di 1200 mq, su cui sono state previste essenze arboree autoctone, il nuovo edificio costituirà un unicum spaziale. Distribuiti al suo interno troviamo: la SPA di 500 mq, le 4 suites per gli ospiti ed un giardino d’inverno su un doppio volume, che si collega al parcheggio interrato per 20 autoveicoli, a ridosso dello scavo a monte. Il Parcheggio così posizionato funziona da elemento filtro nella viabilità interna, impedendo al traffico veicolare il transito di fronte alla Villa stessa, garantendo tuttavia un confort ed una estrema comodità di fruizione ed utilizzo a tutti gli ospiti.

La nuova Spa di circa 500 mq nasce come la celebrazione dell’incontro tra l’imponenza della pietra e la fluidità dell’acqua, sarà uno spazio interamente basato sulla cura e sul benessere della persona, al cui interno si svilupperà un percorso sensoriale fatto di 10 stazioni: doccia con cromoterapia e bagni di vapore, zona relax, bagno turco, vasca idromassaggio, sauna, piscina con nuoto contro-corrente, percorso kneipp, stanza del sale e sala massaggi. La zona idromassaggio sarà il fulcro del progetto, ricompresa in un’ansa del terreno che conteneva vasche di raccolta dell’acqua piovana e sarà caratterizzata da uno specchio d’acqua con al centro un taglio ellittico, che scolpisce un anello di aria, quasi di “non materia”, sempre però a mantenere forte questo dialogo tra natura e costruito.

A LIVELLO PAESAGGISTICO

Delineate le linee guida dell’intervento a livello architettonico, dal punto di vista paesaggistico, lo scopo principale è stato quello di mantenere tutte le essenze di pregio esistenti. Sono state incluse nel progetto aree con tappezzanti sempreverdi a fioritura e non, dove il prato avrebbe difficoltà a vivere, e delle siepi di diverse essenze tipiche del giardino all’italiana.

Sono previsti, un giardino pensile a copertura della zona spa, e due giardini d’inverno ad utilizzo esclusivo degli appartamenti e degli ospiti delle suites, distribuiti su due differenti livelli, con un microclima che permette la vita a piante esemplari di provenienza esotica, in cui possono trovare la giusta collocazione elementi celebrativi dell’attività commerciale, oltre ad aree dedicate alla meditazione.

Per quanto riguarda la vita notturna del parco, è stata prevista un’ illuminazione con diverse sorgenti luminose, dirette, indirette, rifrattive ed emozionali.  Le sorgenti luminose dirette, dal raggio di luce contenuto, tendono a colpire le superfici della pavimentazione senza abbagliare il visitatore; quelle indirette sono scenografiche e tendono ad illuminare l’oggetto, l’albero, la scultura, dal basso verso l’alto; quelle rifrattive giocano con le lame d’acqua, apportando al contesto “ un aspetto magico”.  Le luci “emozionali” infine giocano con le fronde degli alberi.