Cookie Consent by Free Privacy Policy website Oasi: Stefano Boeri Architetti per ARAN Cucine
luglio 15, 2021 - Aran cucine

Oasi: Stefano Boeri Architetti per ARAN Cucine

Molto più che una #cucina, Oasi è ideale sintesi di una lungimirante visione del futuro; un vero e proprio concept non solo abitativo, ma anche sociale e culturale, intriso di quei valori ambientali cari tanto a #stefanoboeri quanto ad ARAN Cucine.

Il tema della sostenibilità non riguarda più solo la salvaguardia della natura; impone piuttosto una riflessione generale sulla qualità della vita, e non solo per le nuove generazioni. Ripristinare un rapporto sano - e soprattutto reciproco - tra uomo e ambiente, infatti, è sì fondamentale per la sopravvivenza del pianeta, ma determina anche dei benefici psicologici che influiscono positivamente sull’esistenza delle persone. Non a caso, il concetto di ‘benessere abitativo’ è uno dei princìpi ispiratori più importanti per il mondo del #design, tanto che al centro di numerosi progetti di #stefanoboeri Architetti c’è proprio il legame tra uomo e natura, binomio nel quale l’architettura interviene come fondamentale strumento di connessione.

Oasi è dunque simbolo di questo rapporto, quello tra uomo e natura appunto, inserito in un contesto domestico perché la casa, e in particolare la #cucina, è uno spazio intimo, primo luogo dove imparare a vivere in armonia con sé e con gli altri.

Tratto distintivo del modello è un albero, posto al centro di un’isola. L’essenzialità del #design riesce a celare la straordinaria ricerca, dal punto di vista dell’innovazione e della tecnologia, che ha permesso di rendere multifunzione il monoblocco che costituisce la #cucina. Seguendo il principio della circolarità, è possibile ruotare intorno alla cellula free-standing ed espletare tutte le fasi di trattamento del cibo, dalla conservazione alla preparazione, fino al consumo e al riciclo. Il top, grazie allo scorrimento di due ‘ali’, si amplia trasformandosi in tavolo da pranzo, così da favorire la convivialità. Sfruttando lo spazio interno di tutto l’impianto, invece, sono stati ricavati vani contenitivi per la dispensa, per gli elettrodomestici, e per un sistema di irrigazione che consente di coltivare l’albero.

Come un cerchio, Oasi abbraccia e raduna intorno a sé numerose riflessioni, azioni, relazioni. La natura, al centro della #cucina, offre i suoi frutti all’uomo (non solo in termini di nutrimento, ma anche di materiali: per le ante dell’isola è stato infatti utilizzato un legno di rovere risultato del recupero, per esempio, di originali bricole veneziane); l’uomo, a sua volta, si prende cura della natura: interessanti, in tal senso, sono il compattatore che riduce al minimo l’ingombro dei rifiuti (con un notevole beneficio per l’ambiente), e uno spazio riservato al compost con cui concimare l’albero. Così, Oasi si fa espressione di un ‘ciclo vitale’, anche simbolo di valori familiari: un albero intorno al quale radunarsi, confrontarsi, crescere, che crescerà e cambierà esso stesso, come una famiglia, fino a trasformare la #cucina seguendo il dinamismo delle relazioni intrecciate al di sotto dei suoi rami.

Un’Oasi di benessere, sostenibilità, affetti e convivialità, quella progettata da #stefanoboeri Architetti ed ARAN Cucine, che tornerà ad essere protagonista del supersalone di settembre 2021.

Nell’immagine, la #cucina Oasi di #stefanoboeri Architetti con ante in finitura Rovere Ossidato e top in Corian. Il legno scelto per le ante è frutto di recupero, dunque completamente naturale. Restituito all’uomo dalla natura in tutta la sua purezza ed essenza, viene protetto solo con una verniciatura a base acrilica e ad acqua, senza emissione di SOV. Il materiale scelto per il top (allungabile di 30 cm) è straordinariamente resistente e dunque capace di durare nel tempo.

Sullo sfondo, colonne progettate dal Team Ricerca e Sviluppo di ARAN Cucine, realizzate in fibra lignocellulosica nobilitata con ante in MDF laccato bianco opaco, e dotate di capacità contenitiva aumentata. Il sistema contenitivo ‘Extra Storage’ - Passo 13, infatti, prevede misurazioni su multipli di 13 cm, con un incremento del 30% rispetto al volume di un normale modulo standard.