Progettato all’insegna dell’efficienza energetica e del benessere abitativo, il nuovo complesso immobiliare ha impiegato materiali e tecnologie d’eccellenza per garantire l’elevato standard delle abitazioni, tra cui i monoblocchi Presystem di #alpac per la gestione dei fori finestra.
Sono 450 i monoblocchi Presystem forniti da #alpac per lo sviluppo di Torre Milano, il nuovo edificio residenziale del capoluogo lombardo che si trova tra piazza Carbonari e via Stresa, alle spalle di Porta Nuova, e che ridefinisce lo skyline della città. Predisposti per l’elemento oscurante (frangisole o avvolgibile), con spalle ricoperte in gres porcellanato e rivestimento in pannelli carter per la finitura in facciata, i monoblocchi #alpac hanno permesso la gestione di tutti i fori finestra dell’edificio, ottimizzando l’isolamento termico e acustico dell’involucro e garantendo il comfort indoor nei locali interni.
"Quando si parla di prestazioni di facciata il foro finestra è il punto più problematico e la struttura che contiene gli avvolgibili è a tutti gli effetti un vuoto energetico – spiega l'arch. Federico Aldini di Beretta Associati. I monoblocchi prefabbricati #alpac ci hanno permesso di risolvere le criticità, facilitando la gestione dei fori in cantiere anche grazie alla precisione di montaggio. Importante è stato anche il supporto dell'azienda, sia a livello di progettazione di soluzioni su misura per l’intervento, sia in termini di ausilio fornito durante le fasi di costruzione”.
Per far fronte alla complessità del cantiere, #alpac ha studiato e realizzato oltre 30 tipologie di monoblocchi, atti a gestire le diverse casistiche e in linea con le soluzioni tecniche e impiantistiche d’eccellenza tipiche di un edificio di classe energetica A come Torre #milano.
“Il cantiere presentava numerose situazioni e sfide – spiega Denis Cerbaro, Construction Site Manager di Alpac. Con i suoi 24 piani e i fori di dimensioni anche molto ampie, fino a 4 metri di larghezza e 3,8 di altezza, abbiamo dovuto progettare monoblocchi ad alta resistenza meccanica, capaci di sopportare i pesi e le raffiche di vento crescenti con l’aumentare dell’altezza dell’edificio. Abbiamo ideato anche particolari sistemi di fissaggio per assicurare la tenuta completa del nodo primario: sono state utilizzate delle calate per ancorare i serramenti ai fori più ampi, mentre per fissare i parapetti è stato realizzato un sistema di boccole appositamente certificate per questo specifico cantiere. Anche durante la messa in opera abbiamo dovuto affrontare delle notevoli complessità per garantire la planarità e l’allineamento dei monoblocchi in facciata con tolleranze minime.”
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