Cookie Consent by Free Privacy Policy website Segheria presenta In Between - Dialogo tra arte e architettura - Capitolo 1, a cura di Tanja Solci
marzo 04, 2022 - Galleria Giampaolo Abbondio

Segheria presenta In Between - Dialogo tra arte e architettura - Capitolo 1, a cura di Tanja Solci

«I movimenti marginali di oggi rappresentano la soluzione del futuro» 
Utopie realizzabili di Yona Friedman

Segheria apre con #tanjasolci una nuova stagione, nella quale torna a proporre al pubblico una sua visione (un punto di vista) sulla Cultura. Si inaugura dunque una stagione florida di collaborazioni con Gallerie italiane ed internazionali, protagoniste del mondo dell'arte e della fotografia d'autore, oltre che con artisti, designer, architetti e creativi, che vivono, amano e popolano questo luogo con Tanja, suo curatore e direttore artistico, dal 1999, con progetti installativi.
Il primo di questi appuntamenti sarà un intenso confronto degli spazi della Segheria con una selezione di opere di #galleriagiampaoloabbondio.

Tra il 1999 e il 2000 Tanja trasforma, con suo papà Carlo, la storica Segheria Solci, dei nonni (1932 - fine anni '80) da quello che era un luogo di lavoro per la produzione di casse di legno da imballaggio per la spedizione delle merci, a luogo di avanguardia nel #design, ricerca creativa e sperimentazione ("30 Anni di Fuori Salone" Ed. Electa – Interni Mondadori, Dicembre 2021, "Storia del Fuori Salone" Ed. DDN – #design Diffusin World, Giugno 2021). Segheria assume da subito (2000-2014, segheria-milano.com) l'atmosfera e il profumo di una cattedrale contemporanea, dove si alternano linguaggi visivi e contenuti, seguendo una direzione precisa e soggettiva, con una curatela e direzione artistica coraggiosa e libera di Tanja, caratteristica che rende questo luogo così amato e noto, da oltre 20 anni.

Con In Between, dialogo tra #arte e #architettura, Capitolo 1, Solci ha volontariamente interrotto il cantiere durante i lavori di restauro in corso, resi necessari dall'operazione commerciale che ha abitato Segheria negli ultimi anni, per offrire l'occasione di un momento irripetibile dello stato dei luoghi (come insegna l'Arte), tra essere e divenire, di proporre la prima occasione di dialogo tra #arte contemporanea e #architettura Industriale. E' il primo capitolo dunque di un ritorno a proporre mostre, installazioni ed eventi culturali che si susseguiranno nel tempo con una serie di racconti nel racconto, dove il sé diventa l'altro in una danza infinita di pensieri, concetti, marchi visionari e creativi di varie arti visive, e perché no, l'idea di offrire al pubblico silenziose occasioni di riflessione. L'evoluzione del cambiamento attraverso lo sguardo di autori provenienti da tutto il mondo. 

L'arte rigenera: attraverso le sue molteplici sfaccettature, è in grado di creare conseguenze, operando un cambiamento verso sé stessi e verso il mondo. Non si parla di utopie irrealizzabili, si parla di piccole azioni profonde e concrete che mirano ad un'evoluzione parallela: lo spazio muta con chi lo abita e lo circonda. 

Le opere di Galleria Giampaolo Abbondio sono state scelte da #tanjasolci, con la collaborazione di #robertomauri, seguendo proprio il tema del mutamento e del dialogo costante dei loro artisti con gli avvenimenti sociali e politici che sono avvenuti nel mondo. Artisti internazionali che raccontano del cambiamento, spesso attraverso il contrasto e la trasformazione della materia nel tempo, come l'opera di #oluoguibe le cui superfici metalliche si offrono inerti al passaggio del tempo, lasciando che la ruggine lentamente le rivesta.

Peter Belyi, Marìa Magdalena Campos-Pons, Maurizio Cannavacciuolo, Robert Gligorov, Andrei Molodkin e Olu Oguibe sono i cinque artisti protagonisti di questa trasformazione, in #mostra in Segheria. 

Il viaggio, il continuo mutamento personale e il rapporto tra uomo e ambiente sono solo alcuni dei soggetti che fanno parte di quella volontà invisibile che solo l'arte può esprimere, lingua soggettiva che ognuno degli artisti parla. Le opere esposte, che rispecchiano proprio quella volontà personale, portano la coscienza a porsi anche delle domande estreme. Ogni opera veicola un messaggio di cambiamento e di critica al mondo contemporaneo tanto da spodestare l'indifferenza passiva.

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