The Art and Culture Development Foundation del Gabinetto dei Ministri della Repubblica dell'Uzbekistan (ACDF) annuncia il titolo del progetto espositivo del Padiglione della Repubblica dell'Uzbekistan alla 18. Mostra Internazionale di #architettura – La Biennale di Venezia: Unbuild Together: Archaism vs. Modernity, curata dallo studio di #architettura #studioko. Il team curatoriale comprende Karl Fournier, Olivier Marty, Jean-Baptiste Carisé e Sophia Bengebara.
In risposta al tema della #biennalearchitettura2023, The Laboratory of the Future, il Padiglione della Repubblica dell'Uzbekistan, intitolato Unbuild Together: Archaism vs. Modernity, esplora i diversi orizzonti del proprio patrimonio architettonico, quali potenziali strumenti per immaginare il futuro e sfidare il concetto di modernità.
Unbuild Together: Archaism vs. Modernity è un progetto di ricerca incentrato sulle rovine delle Qalas, antiche fortezze della regione di Karakalpakstan, patrimonio della civiltà di Khorezm, e sulle molteplici possibilità offerte dalla terra per la costruzione, in particolare i mattoni. Il mattone, materiale universale e al contempo arcaico, costituisce l'elemento portante dell'architettura uzbeka.
In collaborazione con gli studenti di #architettura e i docenti della Ajou University di Tashkent e gli artisti associati, Studio KO esplorerà la materialità dei mattoni, della terra e dell'argilla. Attraverso la sperimentazione teorica condotta in collaborazione con gli studenti e la reinterpretazione delle modalità di realizzazione del mattone, delle tecniche di costruzione e delle diverse tipologie di finiture, emergerà la proposta spaziale del Padiglione.
Alcuni mattoni nell'ambito dell'installazione saranno smaltati dell'artista e maestro ceramista uzbeko Abdulvahid Bukhoriy, uno dei pochi artigiani ancora in grado di insegnare la tecnica di lavorazione ceramica Blue Bukhara.
"L'Uzbekistan è un Paese dal patrimonio culturale ricco e diversificato; le sue antiche Qalas e l'artigianato tradizionale rappresentano una componente significativa di questa eredità. Le Qalas, presenti in tutto il Paese, sono un simbolo indelebile della resilienza e della forza del popolo uzbeko, a testimonianza della lunga e complessa storia del Paese. Promuovendo la loro importanza alla #biennalearchitettura2023 a Venezia, possiamo contribuire ad aumentare la consapevolezza dell'importanza della conservazione dei beni culturali, invitando altri ad abbracciare la causa".
— Saida Mirziyoyeva, Responsabile della Sezione Comunicazione e Politica dell'Informazione dell'Amministrazione del Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan.
"Guardando al futuro, il nostro antico patrimonio può aiutarci a riconsiderare il cammino dell'umanità e il ruolo che l'architettura svolge nel modellare il destino collettivo. Analizzando i resti architettonici delle società del passato, possiamo comprendere i valori, le credenze e le tecniche che hanno plasmato i loro mondi. Tutto questo, a sua volta, può influenzare le nostre scelte progettuali e i nostri processi decisionali, mentre lavoriamo per costruire un futuro migliore. I mattoni tradizionali uzbeki, realizzati con tecniche in uso da secoli, sono duraturi, sostenibili ed esteticamente belli. Prodotti con materiali naturali, sono ancora resistenti e in grado di durare millenni, caratteristica che li rende un'ottima scelta per progetti di opere edilizie pensate per resistere al trascorrere del tempo".
— Gayane Umerova – Direttore Esecutivo della Art and Culture Development Foundation della Repubblica dell'Uzbekistan.
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