Cookie Consent by Free Privacy Policy website #PedraliBacktoNature al Salone del Mobile 2023
aprile 18, 2023 - Pedrali

#PedraliBacktoNature al Salone del Mobile 2023

— L’azienda 100% Made in Italy presenta le nuove collezioni in uno stand che celebra le sue origini: 60 anni di bellezza, tradizione e innovazione.

Pedrali, azienda leader nella produzione di arredi dal #design contemporaneo per il contract e la casa, dal 18 al 23 aprile partecipa alla 61esima edizione del Salone del Mobile.Milano, l’appuntamento internazionale del #design più importante al mondo. L’azienda presenta le nuove collezioni frutto di una ricerca rigorosa e di collaborazioni con designer italiani e internazionali, all’interno di uno stand di oltre 900 mq dal titolo

#PedraliBacktoNature (Padiglione 6, Stand A23-B24). L’allestimento è realizzato dallo studio milanese DWA #design Studio che sigla con Pedrali una nuova collaborazione. 

Il 2023 segna per Pedrali un importante anniversario: 60 anni dalla fondazione dell’azienda. Quella di Pedrali è una storia di famiglia che risale al 1963, anno in cui Mario Pedrali fonda un laboratorio artigiano nella cittadina di Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, all’interno del quale inizia a produrre le prime collezioni di sedute per outdoor in ferro battuto. Estro creativo e una visione proiettata al futuro gli hanno consentito di porre le basi di quella che poi, sotto la guida dei figli Monica e Giuseppe, è diventata una realtà che conta oggi 340 collaboratori. Una storia di imprenditoria familiare che ha permesso di sviluppare una filosofia 100% Made in Italy che si concretizza nel controllo dell’intera filiera produttiva, che avviene all’interno delle sue due sedi:

l’headquarters di Mornico al Serio (Bergamo) e lo stabilimento di Manzano (Udine). 

La 34esima partecipazione dell’azienda al Salone del Mobile rappresenta uno dei primi momenti per celebrare questo importante traguardo, che troverà la sua massima espressione in autunno con un evento speciale dedicato.

#PedraliBacktoNature rievoca le origini di questo percorso, nato proprio con le collezioni outdoor ma che si è evoluto negli anni includendo prodotti per l’indooor, e si concretizza attraverso un allestimento fluido in cui l’interno e l’esterno si susseguono, diventando l’uno il prolungamento dell’altro. 

L’ambiente che ne emerge, omogeneo ma differenziato nelle proposte, è uno spazio morbido, accogliente, dove la natura spontanea ma progettata diventa il segno distintivo che definisce e conferisce senso allo spazio. Una natura che, tipicamente concepita nell’ambiente esterno, si integra qui con gli ambienti interni diventando un segno architettonico. Viceversa, gli spazi outdoor sono immaginati con la stessa cura che si riserva all’indoor, in una continua commistione degli ambienti.

 

Lo stand si configura come un volume geometrico in cui ogni stanza è caratterizzata dalla propria volumetria ed è definito dai toni naturali della terra come il beige e il sabbia. Colori predominanti e continui che avvolgono pareti, pavimento e soffitto. Una palette neutra che consente di porre in risalto i prodotti, presentati in tonalità più intense e decise.

 

Ispirati ai toni caldi della terra, anche i materiali che accompagnano la scoperta dello spazio sono stati selezionati per il valore espressivo intrinseco nella loro natura. La possibilità di essere riciclabili abbraccia la filosofia sostenibile perseguita da Pedrali: arredare significa prendersi cura degli spazi per il benessere di coloro che li fruiscono. 

Riuso e riciclo, rigenerazione e sostenibilità energetica sono anche al centro della riflessione della fiera. Così sono stati scelti materiali grezzi che permettono allo stand di essere smontato e riutilizzato, o smaltito in maniera corretta differenziando i diversi componenti.  

La consapevolezza dell’utilizzo di materiali riutilizzabili e riciclabili si accompagna alla volontà di conferire all’ambiente un’atmosfera calda e accogliente in cui le nuove collezioni, protagoniste dello spazio e filo conduttore dell’intero allestimento, sono collocate su una pedana rialzata e ricreano i mondi di riferimento di Pedrali

Il percorso è una promenade che si snoda attraverso sei ambienti diversi, ognuno con il proprio carattere specifico, che prendono vita attorno ad una corte centrale.

Il primo set inscena la lobby di un hotel definita dal carattere forte e moderno di Jeff, il sistema di divani modulare e componibile di Patrick Norguet. Jeff è progettato come un insieme di piccole architetture che, sapientemente combinate tra loro, danno vita a molteplici scenari. Questi elementi possono essere lineari, ad angolo 120° o 90°, chaise longue e terminali con o senza bracciolo e consentono la creazione di diverse configurazioni: dalle più classiche soluzioni angolari alle più moderne soluzioni a isola. Il suo elemento caratterizzante è l’armonia dei volumi: forme squadrate sono abbinate a curve delicate capaci di ammorbidire e donare equilibrio all’insieme. Ogni modulo è realizzato in schiumato poliuretanico confortevole ed indeformabile, appoggiato su una piattaforma in multistrato sollevata da terra da piedini di soli 3 cm e rivestito in tessuto. Questo permette di avere un divano eccezionalmente morbido e confortevole dove le sedute, dalle forme morbide e organiche, contrastano dolcemente con schienali e braccioli, dalle forme più geometriche e rigorose.

Sullo sfondo un’ampia struttura diventa una libreria e le lampade Isotta disegnate da Basaglia Rota Nodari vengono proposte in una composizione moderna che ricrea un grande lampadario. In questo contesto viene inserita anche Ila di Patrick Jouin, una poltrona capace di esprimere comfort assoluto, morbidezza e sensualità.

Il nuovo tavolo Anemos disegnato da Pio & Tito Toso è protagonista del secondo ambiente che rappresenta un patio esterno. Un ambiente ibrido che enfatizza il concetto della permeabilità degli spazi outdoor e indoor, all’interno del quale la natura si insinua attraverso un ampio lucernario posto sopra al tavolo.

Anemos è un tavolo caratterizzato da forme semplici e architettoniche. Il suo tratto distintivo è la base, formata da due gusci di cemento separati tra loro e fissati al ripiano che, come una membrana strutturale, si liberano dal loro immaginario di peso e grazie ad una doppia curvatura assumono una forma flessibile e sinuosa. Il risultato è un tavolo che sembra scolpito dal vento, otticamente leggero ma allo stesso tempo stabile e solido grazie al suo importante peso, capace di supportare ripiani anche di grandi dimensioni.  La superficie opaca e leggermente ombreggiata del cemento, naturale o color argilla, esalta la matericità della base. 

Attorno ad Anemos sono poste le poltrone Babila Twist di Odo Fioravanti, proposte nelle nuove tonalità del verde e del bordeaux. Babila Twist è una poltroncina in acciaio caratterizzata da una seduta ampia e accogliente, ricoperta da un intreccio realizzato con una corda piatta di polipropilene che avvolge anche i braccioli, creando un gioco di luci e ombre sullo schienale.

La scocca intrecciata è combinata con il telaio in tubo d’acciaio provvisto di doghe per la seduta, e sono uniti attraverso viti che consentono un agile disassemblaggio al fine del riciclo e della sostituzione dei componenti. Sulla seduta di Babila Twist appoggia un confortevole cuscino imbottito in poliuretano espanso drenante, capace di asciugare velocemente, rivestito con un tessuto per esterno.

 

Proseguendo, si raggiunge un ampio e articolato spazio lounge che inscena un giardino, la cui atmosfera rilassata è determinata da un cerchio luminoso che ricorda un sole al tramonto e dalla presenza di una natura rigogliosa e spontanea, apparentemente non progettata. Pedrali ha deciso di dedicare questo spazio alla presentazione delle collezioni outdoor che hanno l’obiettivo di portare all’esterno la medesima qualità e cura degli arredi indoor. Grande attenzione è posta nella scelta dei materiali, che devono garantire resistenza alle diverse condizioni atmosferiche, una facile pulizia e la durata nel tempo. Gli arredi realizzati per terrazze e giardini presentano imbottiti oppure tessuti che nascono da una attenta ricerca e restituiscono lo stesso grado di comfort. 

Si svela così Reva Cocoon, di Patrick Jouin, un sistema di sedute lounge per esterno: divani composti da elementi lineari, ad angolo e chaise longue, con importanti schienali in acciaio inox ricoperti da un intreccio realizzato con una corda in polipropilene resistente agli agenti atmosferici. 

Il concetto di avvolgenza viene esaltato dai morbidi cuscini che si poggiano alla struttura e da cuscini disponibili in diverse forme: rettangolare, quadrata e tonda. 

Con i suoi generosi volumi e con gli alti schienali, Reva Cocoon crea uno spazio nello spazio, offrendo protezione e riparo dall’esterno per chi ha scelto di ritagliarsi un momento di relax e di evasione. 

L’incordatura, realizzata 100% in Italia da esperti artigiani, offre la privacy necessaria, pur mantenendo questo arredo arioso e consentendo il passaggio dell’aria e della luce, grazie ad un intreccio più fitto nella parte inferiore e più rado nella parte superiore.

Nella scena troviamo anche i tavolini monoblocco Caementum, disegnati da Marco Merendi & Diego Vencato, realizzati in cemento con l’aggiunta di additivi accuratamente selezionati per garantire ottime prestazioni tecniche.

Arki-Sofa, presentato qui nella nuova versione “Plus” con una seduta più profonda, è un sistema di sedute lounge per outdoor che racchiude il comfort e l’eleganza di un divano da interno. Divano e poltrona riprendono la cornice in estruso di alluminio e le forme lineari e rigorose della collezione Arki. I cuscini dalle forme geometriche e dai generosi spessori appoggiano su una leggera struttura supportata da cinghie elastiche. Lo schiumato poliuretanico con fodera idrorepellente rivestita con un tessuto per esterno garantisce ottime performance en plein air. La seduta resta sospesa da terra grazie a piedini in acciaio inox, mentre schienali e braccioli sono caratterizzati da un dettaglio distintivo in teak.

Grazie alla presenza di moduli lineari e chaise longue, permette di creare molteplici composizioni per rispondere alle esigenze di spazio e personalizzazione. 

Sedie e poltrone Souvenir di Eugeni Quitllet vengono inserite all’interno del set che ricrea un ambiente en plein air che rimanda alle atmosfere rilassate dei giardini parigini. La collezione nasce dalla volontà di riprendere le forme iconiche delle sedie che nel XVIII secolo venivano usate proprio in questi luoghi, reinterpretandole attraverso un nuovo materiale. Il risultato è una seduta monoblocco realizzata in polipropilene pensata per l’utilizzo outdoor. Le forme morbide e le doghe tridimensionali rendono la seduta molto confortevole mentre le sue gambe si allargano nella parte finale confluendo in un caratteristico piedino. Al fine di proseguire il percorso aziendale a supporto della sostenibilità ambientale, Souvenir è disponibile nella versione “recycled grey” in polipropilene riciclato: 50% da scarto di materiale plastico post consumo e 50% da scarto di materiale plastico industriale.

Protagonista dello spazio è anche una speciale versione di Hevea, proposta a tutta altezza. 

Hevea è il complemento d’arredo disegnato da Victoria Azadinho Bocconi pensato per portare la natura all’interno degli ambienti. Un portavasi composto da uno stelo centrale in acciaio al quale vengono agganciati vasi in polipropilene, ottenendo così diverse configurazioni in base al loro numero e alla loro posizione. Un oggetto trasversale che permette di organizzare le piante sfruttando lo spazio in verticale, senza occupare zone destinate ad altri usi. Disponibile nei colori bianco, terracotta, verde o nero, questo complemento si configura anche come Hevea Partition, sistema portavasi a tre colonne che permette di comporre pareti verdi in spazi lavorativi ed hospitality. Hevea Ice Bucket diventa invece un secchiello portaghiaccio. 

 

La quinta ambientazione disegna nuovamente il concetto della fluidità tra inside e outside, mettendo in scena la collezione Lamorisse di CMP Design, quest’anno presentata anche in versione “wood” per gli ambienti indoor. La poltroncina in alluminio presentata nel 2022 caratterizza il patio esterno mentre all’interno l’elegante sala da pranzo vede la presenza della nuova Lamorisse wood e del nuovo tavolo Frank disegnato da Robin Rizzini.

La caratteristica principale di Lamorisse Wood è il contrasto tra la struttura portante, dalla forma sobria, ed il cuscino ricco e accogliente. La struttura, caratterizzata da un bracciolo a sezione rotonda in frassino curvato al vapore nel quale si innestano le gambe, accoglie un morbidissimo cuscino generoso e avvolgente.

Le gambe a sezione ovale si integrano al bracciolo aumentando leggermente di spessore in prossimità degli innesti per garantire maggiore solidità. 

Una sottile struttura metallica sostiene la seduta. La presenza di cinghie elastiche e lo schiumato poliuretanico indeformabile garantiscono un elevato livello di comfort. Lo schienale, morbido e avvolgente, è sfoderabile e unito alla seduta attraverso una zip. Una fascetta in cuoio fissa lo schienale alla struttura. 

Questa naturale evoluzione di Lamorisse nasce dalla volontà di portare lo stesso comfort anche negli ambienti interni e permette di avere una collezione completa di sedute utilizzabile in tutti quegli spazi caratterizzati da una continuità tra indoor e outdoor. 

Lamorisse Wood è realizzata con legno 100% certificato FSC® C114358 e verniciata all’acqua con vernici di origine vegetale. 

Frank è un tavolo ispirato da forme architettoniche e materiali industriali. Linee razionali e curve insieme contribuiscono a trasmettere un’immagine di leggerezza e contemporaneità al tempo stesso. 

La struttura su cui appoggia il ripiano è composta da due basi realizzate in pressofusione di alluminio dallo spessore variabile leggermente curvate. La percezione può variare in base alla prospettiva: viste frontalmente richiamano la forma di una vela che, leggermente inarcate, creano un effetto ottico leggero ed etereo.

Osservate lateralmente il loro volume appare pieno. 

Le basi, rastremate verso il fondo, confluiscono a terra in una curva meno accentuata e sono collegate da una robusta trave in acciaio, posta sotto al ripiano.

L’ultimo set si configura come un’arena esterna definita da richiami nautici grazie alla presenza di grandi vele che cadono dal soffitto e al pavimento in legno, simile al deck delle navi. Qui, attorno al tavolo Toa di Robin Rizzini, trova posto la nuova poltrona Guinea disegnata da CMP Design

Guinea è una poltrona in alluminio per outdoor che suggerisce un’idea di leggerezza fisica e visiva oltre che iconica. Tratto distintivo di Guinea sono i braccioli realizzati in teak, elemento che interrompe la struttura in alluminio introducendo un dettaglio vivo, piacevole al tatto, che non si scalda al sole e non si raffredda in inverno. Un legno resistente e tropicale che i designer hanno voluto preservare attraverso un utilizzo ponderato.

La struttura portante in alluminio, ampia e accogliente, è abbinata ad una seduta realizzata in textilene impermeabile sulla quale appoggia un soffice cuscino removibile. Lo schienale di Guinea può essere personalizzato con diverse configurazioni. La versione con schienale in textilene ricorda le tradizionali sedie da regista, esaltandone la trasparenza e la leggerezza. L’impilabilità della poltroncina garantisce il massimo della resistenza e funzionalità. La versione con schienale con doghe in alluminio è definita da forme più tradizionali e archetipe. Lo schienale può essere rivestito in tessuto e progettato per aumentare ulteriormente il comfort. Grazie alla struttura in alluminio, Guinea trova la sua perfetta collocazione all’aria aperta, nei dehors lungomare, a bordo piscina o persino per il ponte di una nave, luoghi in cui si può godere di una bella vista e di un tempo lungo e rilassato. Il nome evoca l’animo outdoor di questo prodotto richiamando mete tropicali ed esotiche. 

In #PedraliBacktoNature uno speciale spazio è riservato alla poltrona Narì, che nasce dalla nuova collaborazione con il giovane designer Andrea Pedrali che ha voluto rendere omaggio a suo nonno Mario Pedrali, fondatore dell’azienda, in occasione del 60esimo anniversario.

Una seduta che riprende alcuni degli elementi delle prime sedie da giardino realizzate in ferro battuto presenti nella collezione Pedrali degli anni Sessanta, reinterpretandoli in chiave contemporanea grazie all’utilizzo di tecniche e saperi tradizionali uniti a nuove tecnologie industriali. 

L’elemento distintivo delle gambe della #sedia Serenella di quegli anni, ottenute da un doppio tondino forgiato a mano e piegato, viene rievocato ora attraverso l’utilizzo di un doppio tubo d’acciaio dalla forma più lineare e semplice. Narì è una poltrona per outdoor caratterizzata da una solida struttura in acciaio e da un intreccio realizzato in estruso di PVC con anima in nylon, resistente agli agenti atmosferici, che avvolge i braccioli e lo schienale. L’incordatura, realizzata in Italia da esperti artigiani, si stringe nella parte inferiore della seduta e si allarga verso l’alto per richiamare la geometria a ventaglio ispirata allo schienale della poltrona Serenella. La seduta e lo schienale accolgono un confortevole cuscino in schiumato poliuretanico, rivestito con un tessuto adatto all’utilizzo outdoor e sfoderabile. Composto da due sezioni unite da una zip, appoggia su una seduta con doghe in acciaio. 

La scelta del nome evoca una tradizione della cultura popolare del territorio, riprendendo il soprannome con il quale veniva identificata la famiglia d’origine di Mario Pedrali.

La corte centrale ospita infine numerose collezioni Pedrali, tra cui il nuovo tavolo Blume disegnato da Sebastian Herkner. Un tavolo che riprende le linee ricercate della famiglia la cui forza distintiva emerge dalla colonna realizzata in estruso di alluminio dalla sofisticata silhouette a forma di fiore che, correndo lungo la sua altezza, dona uno stile inconfondibile.

La base è realizzata in acciaio satinato, con finiture ottone o bronzo anticato come la colonna, oppure in ghisa verniciata. Diverse anodizzazioni dell’alluminio e colori di verniciatura, abbinati a eleganti ripiani in agglomerato di marmo o in materiali più innovativi, esprimono massima versatilità, conferendo al tavolo Blume un aspetto decorativo moderno che lo rende adatto sia ad ambienti living che a spazi contract.

Lo spazio è arricchito dalle poltrone Héra ed Héra lounge di Patrick Jouin e dalla collezione di sedute Blume e complementi d’arredo Blume System di Sebastian Herkner. Reva Cocoon di Patrick Jouin, Nolita Sofa e le poltrone Panarea di CMP Design danno vita ad un angolo outdoor. Spazio anche a Buddyhub, di Busetti Garuti Redaelli, nicchia di privacy acustica e visiva.

 

 

----------------------------------------

 

 

La filosofia sostenibile di Pedrali

 

Un #design sostenibile è l’atto finale di tutte quelle attività volte a migliorare l’impatto sull’ambiente. Deve essere in armonia con la natura minimizzandone l’impatto negativo, e caratterizzato da prodotti di qualità capaci di durare nel tempo, sia a livello di stile, sia a livello di performance, ponendo in primo piano la salute e il comfort delle persone. Impegnarsi in una politica di responsabilità sociale non significa solo incentrare la produzione e l’etica dei propri prodotti su scelte sostenibili, ma renderla una componente identitaria della propria cultura aziendale.

Questo non fa che proseguire il percorso che Pedrali porta avanti da sempre. Prestare attenzione, già in fase progettuale, oltre che sia durante il processo produttivo, ai materiali utilizzati, all’ottimizzazione del consumo di materie prime e alla razionalizzazione delle risorse, oltre che al riuso e/o riciclo dei rifiuti, alla disassemblabilità e al controllo delle emissioni. 

 

Dal 2018 l’azienda ha avviato lo studio di Corporate Carbon Footprint ottenendone nel 2019 la certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14064-1:2019. Lo studio misura l’ammontare totale delle emissioni di gas ad effetto serra prodotte, direttamente e indirettamente, dalle attività svolte da un’organizzazione in un determinato intervallo temporale. Questo studio ha permesso a Pedrali di portare avanti una serie di investimenti volti a ridurre il proprio impatto ambientale in termini di emissioni di CO2 equivalente.   

Per citare alcuni esempi di operazioni recentemente effettuate, l’azienda ha installato sulle proprie fabbriche oltre 6000 mq di pannelli fotovoltaici, producendo complessivamente 1,2 MW di energia, potenza in grado di soddisfare il fabbisogno energetico del sito produttivo di Mornico al Serio.

Per ridurre il dispendio energetico, nei mesi freddi l’acqua calda prodotta nei processi del reparto stampaggio materie plastiche viene recuperata e convogliata negli altri reparti produttivi per il riscaldamento degli stessi. Allo stesso tempo, nei mesi caldi, un impianto composto da torri di raffreddamento abbassa la temperatura dell’acqua degli stampi, riducendo il consumo di energia elettrica necessaria al funzionamento degli impianti di raffreddamento degli stessi.

Pedrali ha inoltre convertito a led l’impianto di illuminazione di tutti i corpi illuminanti interni ed esterni dell’azienda. 

Questo, unitamente a una serie di azioni che coinvolgono anche la filiera, nel 2021 ha portato a una riduzione del 12% di C02 equivalente rispetto al 2019, pari a circa 4430 tonnellate in meno di emissioni. 

A dimostrare l’impegno di Pedrali verso un miglioramento continuo sono i notevoli investimenti aziendali in certificazioni di sistema e di prodotto, oltre che in azioni concrete legate alla qualità dei materiali utilizzati e agli impianti produttivi.

Tra le certificazioni di sistema di particolare rilevanza sono la UNI EN ISO 9001:2015 per la qualità dei processi aziendali e la UNI EN ISO 14001:2015 per una produzione basata su una politica ambientale sostenibile, estese a tutti i processi produttivi. Nel 2023 l’azienda ha inoltre ottenuto la certificazione ISO 45001:2018 per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nel 2020 Pedrali ha inoltre presentato le sue prime collezioni realizzate in polipropilene riciclato, per il 50% da scarto di materiale plastico post consumo e per il 50% da scarto di materiale plastico industriale. I prodotti realizzati in questo materiale sostenibile hanno in comune il caratteristico colore grigio e si chiamano “recycled grey”.

I prodotti Pedrali realizzati in legno sono certificati FSC® C114358, garantendo così la provenienza della materia prima da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. A partire dal 2018 inoltre, per le collezioni in legno vengono utilizzate vernici a base acqua composte per lo più da resine di origine vegetale.

Gli arredi Pedrali in Fiera 

Anche quest’anno Pedrali supporta Salone Satellite, l’appuntamento internazionale del #design dedicato agli under 35, fornendo alcuni prodotti come le sedie e le poltrone Souvenir e Remind di Eugeni Quitllet, il divano Jeff di Patrick Norguet, il tavolo Arki-table, i tavoli e le panche Ikon di Pio & Tito Toso e la cassettiera Boxie di Claudio Dondoli e Marco Pocci, scelti per arredare i suoi spazi all’interno dei padiglioni 13 e 15. 

All’interno della Red Vip Lounge del Salone sono presenti sedie e poltrone lounge della collezione Blume di Sebastian Herkner, la poltrona Héra e i tavoli Elliot di Patrick Jouin

Le sedie Dome di Odo Fioravanti e le poltrone Remind di Eugeni Quitllet, arredano i ristoranti progettati da Studio Lissoni all’interno del nuovo concept di Euroluce.