Cookie Consent by Free Privacy Policy website Il gres porcellanato di Casalgrande Padana protagonista dell’Architettura Sacra
febbraio 21, 2024 - Casalgrande Padana

Il gres porcellanato di Casalgrande Padana protagonista dell’Architettura Sacra

di Sara Costi

Strutture sacre e religiose, centri di culto, preghiera e meditazione, maestosi edifici hanno solcato i secoli arrivando sino a noi in tutta la loro bellezza. Imponenti e misteriose strutture architettoniche dialogano attraverso un silenzioso linguaggio composto da simboli, numeri e metafore di cui l’architettura e la geometria sacra sono impregnate e alle quali molte culture, sin dall’antichità, hanno dedicato notevoli risorse e approfonditi studi.

Il segreto rapporto tra i numeri e l’armonia che governa la creazione delle forme, si esprime in tutto il suo virtuosismo attraverso l’applicazione di forme euclidee - cerchi, triangoli e quadrati - sezione aurea e proporzioni degli armonici, per dare vita alla perfezione di nuove composizioni architettoniche, in un perenne dialogo tra passato, presente e futuro.

L’architettura sacra si trasforma perciò in una vera e propria forma d’arte, forse tra le più complesse, poiché presuppone la capacità di entrare in connessione con la purezza di quelle stesse forme e strutture volumetriche che, attraverso profondi simbolismi talvolta composti da ripetitivi schemi crescenti, sono in grado di entrare in assonanza con la vera essenza dell’essere umano.

Bambreg Thomas - Chiesa Neo-Apostolica di Kornwestheim (Germany)

Progettata dall’architetto Thomas Bamberg, la Chiesa Neo-Apostolica di Kornwestheim sorge sul basamento dell’originario edificio, tra la stazione ferroviaria, un’ampia area industriale e una zona residenziale retrostante.

Il progetto si caratterizza per la semplicità delle forme, per un’architettura essenziale, silenziosa e solenne e per la grande attenzione prestata alla presenza della luce, sia di giorno che di notte. A tale scopo, su entrambi i lati dell’altare è stato posto un lucernario vetrato, oltre ad inserti colorati aggiunti alle vetrate del lato sud che di giorno brillano dall’esterno verso l’interno e, se la chiesa è illuminata di sera, dall’interno verso l’esterno. Sul lato occidentale dell’edificio si trovano il guardaroba, la sagrestia e le sale polivalenti, mentre il foyer collega l’area polifunzionale alla chiesa. Dall’atrio, punto di partenza della prima pietra visibile attraverso una lastra di vetro, si forma un tracciato che, realizzato grazie alla disposizione geometrica della pavimentazione, oltre a dividere le aree comuni, conduce all’ingresso alla chiesa, all’estremità della quale di trova l’altare rialzato.

La monocromia del materiale ceramico scelto per l’intera pavimentazione edificio - collezione Mineral Chrom Grey nel formato 30x60 cm - risulta coerente con l’intera struttura e concorre, insieme alla linearità dei volumi, alla purezza del colore bianco di pareti e soffitti e al calore del legno dei mobili e dell’altare, alla creazione di un’atmosfera sobria, equilibrata e meditativa.

Ph: Bamberg Architektur

Corvino e Multari - Complesso Parrocchiale Madonna delle Grazie, Dresano - Lodi (Italy)

Un linguaggio silenzioso, una lettura simbolica e rappresentativa dell’armonia universale che si esprime attraverso la definizione volumetrica dello spazio e la composizione delle forme. Una progettazione, quella del Complesso Parrocchiale Madonna delle Grazie della Diocesi di Lodi a Dresano, che affidata agli architetti Vincenzo Corvino e Giovanni Multari, ha posto al centro dell’intera costruzione la perfezione delle forme geometriche, realtà immutabili dietro le quali si celano complessi significati.

 

L’articolazione architettonica del complesso parrocchiale scaturisce infatti, dalla composizione di due geometrie elementari: il cerchio, forma pura per eccellenza, simbolo dello spirito e dell’immortalità dell’anima su cui si eleva l’edificio ecclesiastico ed il rettangolo del basamento, simbolo di definizione e delimitazione e fondamento della congiunzione dei quattro simbolici punti cardinali, caratterizzato da un chiostro centrale attorno al quale si dispongono i locali di ministero pastorale. Il corpo basamentale, che misura l’intero lotto in direzione est-ovest, si sviluppa su un unico livello ed è caratterizzato da una tessitura in elementi in calcestruzzo armato che consentendo alla luce di filtrare, permette la necessaria illuminazione agli spazi interni.

 

L’edificio di culto è costituito da due cilindri concentrici: quello interno più basso che accoglie l’aula liturgica definita dalla disposizione convergente delle panche verso il presbiterio e quello esterno più alto che, oltre a consentire alla luce naturale di illuminare l’aula, disegna anche un deambulatorio che avvolge l’intera assemblea e rappresenta la chiusura perimetrale dell’edificio stesso. Quest’ultimo spazio ospita i luoghi liturgici: presbiterio, custodia eucaristica, fonte battesimale e penitenzieria. La posizione del presbiterio, posto al termine della sequenza sagrato-porta-aula-abside, aggiunge alla centralità dell’impianto circolare un altro fondamentale elemento simbolico, l’assialità dello spazio che culmina con la grande statua del Crocefisso, scolpita da Nino Longobardi.

La sobrietà e sacralità del luogo vengono inoltre espressi attraverso la scelta del pavimento rivestito con lastre in gres porcellanato 60x120 cm e 30x60 cm della collezione Marte nel colore Thassos, in finitura naturale.

Ph: Studio F64/Paolo Cappelli, Maurizio Criscuolo


Studio TAMassociati - Nuovo complesso parrocchiale Resurrezione di nostro Signore, Varignano - Viareggio (Italy)

Realizzato in sostituzione di un preesistente edificio non più idoneo e adeguato alle necessità pastorali e celebrative, a giugno 2019 lo studio TAMassociati - Simone Sfriso - ha terminato la costruzione del nuovo complesso parrocchiale nel quartiere Varignano a Viareggio; lo scopo principale della ristrutturazione è stato quello di riuscire a rendere più attuali i valori del messaggio evangelico, unito ad una particolare attenzione verso la sostenibilità ambientale e sociale.

Un edificio pensato per la collettività, dove tra i temi portanti da affrontare nella costruzione vi erano: la memoria da preservare, la ricerca della semplicità nella bellezza liturgica e pastorale e la complessità da ricucire sia a livello urbano che paesaggistico. Un segno di rinnovamento, un esempio di partecipazione aperto alla città, volto a migliorare fruibilità, dotazioni e vivibilità, ma anche un progetto che desidera dare inizio ad un percorso di rigenerazione esistenziale che intende unire valori di fede, impegno civile e sociale.

Il nuovo complesso parrocchiale sorge su un terreno di 4.123 mq con una superficie utilizzabile di 1.700 mq che contiene spazi per attività di natura sia liturgica che sociale: oltre all’aula liturgica in grado di ospitare 400 fedeli, alla canonica e alle aule per la catechesi, sono disponibili aree verdi, zone per attività di studio, di gioco e di sostegno alla comunità con spazi dedicati all’incontro con varie associazioni di quartiere.

 

L’ulteriore tema proposto, quello della sostenibilità, è stato raggiunto con la realizzazione di un edificio altamente performante sia dal punto di vista del risparmio energetico, che della manutenibilità. La costruzione è stata, infatti, realizzata in pannelli di legno X-lam dotata di tecnologie alimentate da un campo fotovoltaico da 27 Kw posto in copertura e nascoste alla vista. Tale sistema permette il ricambio e il trattamento dell’aria primaria oltre al controllo dinamico della temperatura e del tasso di umidità, per garantire le migliori condizioni di comfort ambientale all’interno dell’aula e la migliore conservazione dell’involucro edilizio nel tempo.

L’attenzione verso la sostenibilità ambientale e la ricerca di sobrietà e semplicità, hanno guidato le decisioni progettuali anche nella scelta della pavimentazione realizzata con lastre in gres porcellanato della collezione Pietre di Sardegna nei colori Caprera (90x90 cm in spessore 20mm, 30x60 cm e 60x120 cm) Cala Luna (60x120 cm) e Punta Molara (30x60 cm) per un totale di 1.725 mq.

Ph: Andrea Avezzù

 

 

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