Cookie Consent by Free Privacy Policy website E' Shay Salehi la vincitrice della seconda edizione del Riedel Award, il premio internazionale dedicato all’arte del vetro inserito nel progetto Glass in Venice
settembre 09, 2015 - Riedel

E' Shay Salehi la vincitrice della seconda edizione del Riedel Award, il premio internazionale dedicato all’arte del vetro inserito nel progetto Glass in Venice

Si conclude con la cerimonia di premiazione in programma martedì 15 settembre 2015 (ore 17:30 a Palazzo Franchetti, sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia) la seconda edizione del RIEDEL AWARD, il riconoscimento che celebra l’arte vetraria a livello internazionale. Il concorso nasce dalla collaborazione, iniziata nel 2014, tra Riedel Crystal, azienda austriaca con una centenaria tradizione familiare nella produzione di calici da degustazione e decanter in cristallo, e l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia e si inserisce nel programma del Premio Glass in Venice, progetto realizzato dall’Istituto insieme con la Fondazione Musei Civici di Venezia per valorizzare il patrimonio dell'arte vetraria collegato alla raffinata tradizione dei maestri di Murano.

Rivolto a designer under 30, anche quest’anno il #riedel AWARD ha coinvolto giovani artisti di tutto il mondo i cui elaborati/progetti in vetro sono stati attentamente esaminati dalla giuria di esperti composta da Rosa Barovier (storica del vetro), Gabriella Belli (Direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia), Sandro Franchini (Cancelliere Emerito dell'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti), Chiara Squarcina (Responsabile del Museo del Vetro di Murano) e presieduta da Georg Riedel, 10^ generazione dell’azienda austriaca. Vincitrice del #premio è risultata la giovane designer canadese Shay Salehi, le cui opere in Pâte de Verre - spiega #riedel -  “rappresentano un’originale reinterpretazione del vetro. Ciò che contraddistingue i suoi lavori è il fatto di non evidenziare le classiche caratteristiche di questo materiale, come la trasparenza e le sue proprietà ottiche, ma di riproporle in modo insolito e non convenzionale. A prima vista, infatti, si potrebbe pensare che le sue ciotole siano fatte di altri materiali e non di vetro. L’uso di tale tecnica, il concetto stesso dei suoi lavori dagli effetti così apparentemente incontrollati e irregolari, il modo in cui Shay plasma il vetro in forme pure e semplici, sono tutti elementi decisamente degni di nota”.

Il Premio Glass in Venice è stato invece assegnato a Davide Fuin per il particolare legame con la tradizione e le tecniche di lavorazione tipiche di Murano e “in quanto eccellente maestro vetraio che si è distinto per l’abilità nell’eseguire soffiati secondo la tradizione muranese, valorizzando soprattutto le tecniche della filigrana a reticello e a retortoli, dell’incalmo e dell’avventurina” e anche all’artista Maria Grazia Rosin “poiché le sue opere sono caratterizzate da un’impronta estremamente originale”.

Il panel ha deciso inoltre di assegnare un #premio speciale alla carriera che verrà annunciato e consegnato nel corso di una cerimonia il prossimo ottobre.